Parliamone a cura di Federico Castellani

Gli esiti nefasti per i colori bianconeri della Balzana si sono concretizzati. Con qualche sorpresa, ma alla fine ogni dubbio è stato risolto. ACR Siena non sarà iscritto al prossimo campionato di Serie C. Aspettare il pronunciamento degli organi deputati è pura formalità, la novità essenziale è che ACR Siena SpA mantiene al momento la matricola FIGC e quindi teoricamente è ancora viva. Non vegeta, perché oltre alla complessa esposizione debitoria è priva della possibilità di riscriversi in Lega LND in quanto, a seguito della REVOCA della concessione degli impianti Sportivi Franchi e Bertoni, è mancante di un riferimento comunale per esercitare il diritto di re iscrizione “in sovrannumero”. Cosa peraltro non dovuta istituzionalmente, ma solo a seguito di richiesta argomentata del Sindaco e sotto pagamento di una tassa a fondo perso da stabilire in solido. In pratica, anche se si volesse re iscrivere non potrebbe perché manca un elemento essenziale: lo stadio, e non potrebbe usufruire di una struttura extra moenia in quanto neo iscritta in sovrannumero. Cosa ben diversa per esempio da altre squadre tipo San Donato e Montevarchi che in qualità di NEO promosse possono usufruire di una DEROGA ANNUALE per momentaneamente appoggiarsi, previo accordi , in altri stadi posti in altri Comuni. In sintesi: o ACR Siena si riscrive usufruendo del Franchi o nisba. Nulla la teoria di andare fuori dal Comune di Siena.

Prigionieri

Recentemente è stato redatto qui un editoriale dal titolo Prigionieri. Titolo tanto di effetto quanto drammaticamente veritiero. Ma… A seguito della sentenza del TAR Regione Toscana promosso dall’ineffabile Ingegnere gli viene tolta la concessione. Quindi non può avvalersi della struttura a meno che, rimbecillendo completamente, la nuova amministrazione rinnovasse la fiducia al tipo. Cosa che mi sento di escludere. Quindi la città di Siena e i senesi tutti prigionieri dell’attuale proprietà, ma al tempo stesso essa è prigioniera di se stessa. Una società che è solo commerciabile a prezzi altissimi e che difficilmente potrebbe trovare un acquirente che decida di accollarsi debiti e esposizioni e soprattutto credibilità nel caso si presentasse. Quindi se il Patron decidesse di andare avanti con i ricorsi in tutti i gradi di giudizio per un puro esercizio di stile (in quanto li perderebbe tutti come ad oggi) si arriverebbe a settembre inoltrato e privi di accedere financo l’Eccellenza. In pratica muoia Sansone e tutti i Filistei. L’azzeramento di più di un secolo di storia calcistica. E Lui, E.M. , con in mano un cerino da spegnere per evitare un fallimento che pare proprio non voglia nessuno. Cosa che si configurerebbe come un vendetta personale alla città di Siena e alla gente tutta. Ma a quale prezzo?

Futuro prossimo

Come al solito le vicende sportive senesi si interfacciano con il Palio alle porte e questo certo non aiuta. Nel senso che il Sindaco, la Prof.ssa N. Fabio, dovrà pensare alla complessa macchina paliesca. Poi, dopo, al Siena. La nomina dell’Ass. allo Sport Sig. Lorè, esimio avvocato ma probabilmente poco avvezzo al complesso mondo del diritto sportivo non è apparsa tranquillizzante. Vedremo se sarà in grado di affrontare la situazione e fare magari un corso accelerato in materia. Certo ci sarà da galoppare per evitare che questa amministrazione – suo malgrado sia chiaro – sia la prima ed unica amministrazione senese a passare alla storia per non avere una rappresentanza sportiva della citta di Siena fin dal 1904. Situazione limite ma non improbabile. Dipende da come riusciranno a muoversi anche uscendo dal perimetro politico comunale e provinciale. Abbiamo rappresentanti parlamentari votati dal popolo senese a Roma che potrebbero interfacciarsi col soggetto e richiamarlo alle proprie responsabilità verso una comunità. Una strada, poi ce ne sono altre. Basterebbe che si evitasse la farsa dei ricorsi e, come altri recentemente, semplicemente si facesse da parte lasciando alla giustizia sportiva fare il suo corso, che si concluderebbe il 14 Luglio. Decade la matricola sportiva e se ne apre un’altra. Quindi bruciando le tappe chiedere subito la re iscrizione seguendo l’iter complesso ma fattibile avvalendosi non di illustri sconosciuti ma da gente che queste strade le conosce bene e soprattutto vuole bene a Siena e al Siena e che non si avvicina solo per mero interesse. Un mare, quello calcistico, infestato di squali. Un appello al Sindaco se ci legge. Altra gente, altra proprietà, speranze nuove e comunque tutto da rifare sperando di trovare qualcosa di affidabile e magari nostrano. Parrebbe semplice ma con questo soggetto nulla è semplice; tutto è avvolto da colpi di scena, mezze verità, false promesse, interessi vari e letterine varie. Letterine che incredibilmente trovarono anche qualche plauso sui Social.

La peggiore delle ipotesi

Scomparire dal calcio giocato per un anno. Una vergogna e un colpo durissimo per tutti: tifoseria città e amministrazione. Poi si può prendere altri titoli sportivi in categorie ancora più basse della D e fare un maquillage tipo Venezia/Mestre, Ancona/Matelica, Grosseto/ Roselle e chi più ne ha più ne metta. Umiliante certo per vari motivi. Infine, in estrema ratio, riscriversi al più basso livello calcistico. Durissimo. Ma tutto questo è preda dei fumi dell’attuale società ancora viva, con una matricola in essere ma priva di sostanza e inutilizzabile, aspettando magari l’ultimo grado giustizia più o meno verso la fine di agosto/settembre del corrente anno. Siena prigioniera di Montanari e Montanari prigioniero di se stesso. L’accendiamo?

Solo per la maglia e la passione, Forza Siena Forza la Robur

Fonte: Fol