Parliamone a cura di Federico Castellani
Passate le feste, la città lentamente torna agli argomenti e consuetudini tipiche invernali. Fra queste c’è anche il Siena. Già, la Robur: quella cosa di cui vedono le partite sì e no 1500 persone ma ne parlano e con dovizia di esperti almeno 15mila. Detto questo, proviamo a vedere cosa ci aspetta in questo inizio 2023.
Il punto
La prima parte del torneo si è conclusa e ci ha fatto spesso godere e talvolta incazzare ma, nel complesso, ha mantenuto le aspettative di un campionato tranquillo dove consolidarsi e levarsi qualche bella soddisfazione (come con Reggiana ed Entella). Speriamo che questa sosta natalizia abbia permesso di recuperare qualche infortunato e che i bagordi non abbiano appesantito i giocatori. Meno bene la società/proprietà che, diciamo con un eufemismo, ci è parsa “nebulosa”, poco trasparente. E sì che nei rari incontri avevamo chiesto questo. Solo questo: trasparenza. Mah! Deludente per ora. Fra tante chiacchiere, defezioni, porte girevoli, emeriti sconosciuti, malattie. E letterine. Un momento così. La cosa che preoccupa è non avere una rappresentanza cittadina. Intanto un caro saluto ai legnanesi. Auguri anche se in ritardo per un grande 2023… E un saluto di stima e affetto ad Ernesto Salvini, importante faro per la tifoseria in un mare di scogli.
Il prossimo futuro
In un momento così è difficile avere aspettative se non il rispetto degli accordi, soprattutto economici. Siamo sicuri che il 16 febbraio e poi il 16 marzo p.v. saranno rispettate le scadenze: minimo sindacale. Non vediamo però all’orizzonte inserimenti di giocatori se non qualche scambio o tutt’al più qualche rescissione. Sportivamente ci aspetta una grande partita con la prima in classifica e i soliti noti saranno presenti al Giglio a gridare ‘Forza Siena Forza la Robur’. Il tempo poi, come dice un mio amico tifoso, sarà galantuomo. Gli assenti han sempre torto.
Forza Siena Forza La Robur
(Federico Castellani)
Fonte: Fol