Parliamone a cura di Federico Castellani

La settimana sta volgendo alla partita che dovrebbe, speriamo, portare un ulteriore progresso se pur minimo all’asfittica classifica. Per quanto mi riguarda in questa modesta rubrica sinceramente ce ne è da parlare. Gli argomenti non mancano. Ogni settimana. Ma ora è importante tenere la barra dritta per evitare di sclerotizzare un ambiente fin troppo scosso dalle vicende. Sia durante l’anno che anche recentemente. Sentiamo tutti il bisogno di concentrarsi sul campo e, per quanto in nostro potere, aiutare la squadra a salvarsi agevolmente. Per le polemiche, i resoconti ovvero il bilancio dell’annata ce ne sarà occasione. E certo non mancheremo di vigilare e criticare se ve ne fosse l’occasione. Ora cerchiamo di guardare oltre e fissiamo l’obiettivo primario: mantenere la categoria.

La situazione

Di polemiche extra campo ce ne sono state e ce ne sono. Sinceramente spesso sembrerebbero quasi create ad arte dall’esterno. Tanto per agitare le acque caso mai non fossero agitate. Ma il calcio è (anche) questo. Bene ha fatto la società a disinnescare potenziali turbative. Le parole hanno valore specie quando vengono dette in diretta TV. Quindi andiamo avanti e pensiamo al calcio: quello giocato.

Gli scenari

La figura di Padalino si erge dalla mediocrità del campo mostrata da molti giocatori arrivati alla fine mezzi rotti e forse anche spompati. Ma il Mister ha dimostrato di conoscere a fondo la psiche e il valore dei ragazzi e sta facendosi in quattro per portare a casa il risultato: un risultato. Quattro pareggini ci hanno permesso di galleggiare e arrivare quasi alla meta. Negli ultimi anni, dopo l’addio di Mignani (complimenti intanto), siamo stati in una situazione di a-normalità. Allenatori che sono venuti, cambiati e ritornati e sostituiti di nuovo. Ora con Padalino sembra aver ritrovato una normalità. Qualcuno mi ha chiesto: ma allora siete contenti? No. In generale. Ma, visto il recente passato, ci accontentiamo della normalità che il Signor Pasquale ha riportato in quel settore che più ci compete: il calcio giocato. Speriamo che chi decide gli sia riconoscente. I tifosi, credo, glielo sono. Forza Siena- Forza la Robur

Fonte: FOL