Papadopulo: “Pagliuca valido e passionale, ha i numeri per riportare in alto la Robur”
In attesa di capire come la piazza, al momento rivolta con il pensiero alla Carriera di Provenzano, accoglierà Guido Pagliuca a Siena, non sbaglieremmo ad affermare che questa scelta ha già soddisfatto una persona. Giuseppe Papadopulo, infatti, oltre ad aver allenato il tecnico nativo di Cecina, abita a pochi chilometri di distanza da casa sua: “È vero, abitiamo vicino ma soprattutto è stato un mio allievo – racconta il ‘Papa’ al Fedelissimo Online –. L’ho avuto come giocatore al Livorno nella stagione 1995/96 e ne ho seguito le gesta appena iniziato la carriera da tecnico. Ha fatto bene nelle categorie dilettantistiche vincendo un paio di campionati e dimostrato grandi capacità alla Lucchese”.
Peraltro in una stagione in cui la formazione rossonera era ripescata come il Siena.
“Avevano allestito una squadra giovane. C’erano tutte le difficoltà e gli interrogativi del caso, tenendo presente che erano anche reduci da una retrocessione. Sono ripartiti da zero e hanno gettato le basi per migliorare ancora”.
Cosa può rappresentare la Robur nella carriera di Pagliuca?
“Uno step in avanti in positivo e con delle prospettive, senza nulla togliere al valore della Lucchese. Siena è una piazza molto ambita da tanti, per i trascorsi e non solo. È ancora giovane, ha le capacità per proseguire in maniera estremamente positiva. Sono felice che il Siena gli abbia dato questa possibilità, secondo me ha i numeri per riportare in alto la Robur”.
Come ce lo descriverebbe?
“È un allenatore molto valido sotto il profilo tecnico e al tempo stesso è una persona passionale, che dà tutto per la squadra e il suo lavoro. Per come conosco l’ambiente di Siena secondo me è la persona giusta. Il carattere non può venir meno in piazze importanti come quella di Siena, bisognerà coagulare il suo modo di essere con quello dell’ambiente. Siena ha una tifoseria difficilmente paragonabile ad altre e un gruppo come i Fedelissimi che non ha eguali”.
La Robur invece è reduce da alcuni campionati avari di particolari soddisfazioni. Cosa auspica per il futuro dei bianconeri?
“Al momento è importante gettare le basi per un futuro migliore. Serve fare le cose fatte bene, sulla scia di quello che hanno insegnato le esperienze vissute di recente. Le rinascite hanno fretta di realizzarsi, ma necessitano di tempi giusti per creare i presupposti affinché venga data la possibilità, come successo nel mio periodo a Siena, di poter arrivare a traguardi anche impensabili”.
Mister, l’ultima volta che l’abbiamo vista a Siena è stata lo scorso ottobre, per il 50° anniversario dei Fedelissimi.
“Una serata splendida, bellissima. Ho avuto modo di riabbracciare tante persone; ero rimasto legato a Siena, lo sono e lo sarò per sempre”.
L’occasione utile per ritornare potrebbe essere quella di una partita casalinga con mister Pagliuca nella sua vecchia panchina.
“Se prima c’era un motivo per esserne un tifoso in questa veste, ora ce n’è un altro ancora più grande”.
(Jacopo Fanetti)
Fonte: Fol