Pagliuca: “Ottimo pari, anche nelle difficoltà i ragazzi hanno dimostrato di avere grandi valori”

In sala stampa nel dopo gara è intervenuto anche il tecnico bianconero Guido Pagliuca. Di seguito la sua analisi sull’incontro:

Partita – “Sono contento per tutti, dal presidente fino al direttore. Il merito principale di questo inizio è però tutto di questi ragazzi splendidi. Anche nelle difficoltà hanno dimostrato di avere grandi valori”.

Sofferenza – “La partita è stata sofferta, ci sono state alcune situazioni in cui potevamo ripartire e invece ci hanno ostruito subito con il fallo, perché quest’arbitro ha lasciato correre molto. Sotto questo aspetto secondo me siamo stati un po’ penalizzati. Però ci sta di soffrire contro una squadra che ha 7-8 undicesimi che provengono dalla Serie B”.

Belloni – “È uscito per crampi. Aveva le dita dei piedi gonfie, ha preso qualcosa come dieci pestoni. È stata una partita veramente tosta. Non ho ricordanza di una partita del genere in Serie C”.

Cambio modulo – “Ci siamo messi a tre dietro perché non riuscendo a sfruttare la parità numerica davanti ho preferivo lasciare a loro la superiorità numerica dietro e prendermela dietro, perché c’erano degli spazi alle spalle del terzino che ci facevano correre a vuoto. Ho preso questo rischio ma i ragazzi hanno reagito alla grande”.

Difesa – “Non è il solo dato che racconta la nostra squadra, penso che sia una cosa generale. Oggi onestamente la partita non è stata giocata né da una parte né dall’altra, era difficilissimo giocare, c’è stata un’aggressione devastante, il campo sembrava quello di calcio a 8 a tratti. Noi a volte siamo stati più lunghi, è stato quello il motivo che mi ha spinto a cambiare. Stasera era difficile giocare ma la forza della squadra è quando gioca, e si difende giocando”.

Paloschi – “Alberto è un giocatore che ha una qualità umana devastante. Ha visto che per noi era un momento di difficoltà, avevamo giocatori poco strutturati fisicamente. Ha accelerato il rientro e ci ha dato una grande mano. Con lui, Castorani, Riccardi e Bianchi abbiamo alzato la fisicità della squadra e secondo me abbiamo risposto meglio alla loro gamba”.

Impegni ravvicinati – “Ci aspetta una trasferta in Sardegna, dopo aver giocato anche mercoledì scorso. Sembra una stupidata, ma abbiamo un giorno in meno di recupero. Avendo giocato oggi non ci possiamo allenare domani. La partita con la Torres iniziamo a prepararla giovedì, perché poi venerdì dobbiamo partire con l’aereo per la Sardegna. Un po’ di attenzione in più non guasterebbe”.

Tifosi – “Sono stati grandi. Gli ultimi 25 minuti ci hanno spinto e fatto anche ripartire. Loro erano un po’ calati, se fossimo stati un po’ più precisi in mezzo gli avremmo potuto fare anche male. Ma va bene così, sono contento”.

Atmosfera – “Secondo me questi ragazzi rispecchiano la gente di Siena, gente che lotta, che non molla. Loro rispettano la maglia e la storia di questa società, forse avevano bisogno di vedere questo”.

Papadopulo – “Il mister è un grande, lo sento almeno due volte alla settimana. Mi dà consigli su tutto, sia di campo, che di gestione che sulla piazza. Gli sono legato e gli voglio bene. Penso che abbia fatto la storia del Siena. Mi ha fatto enormemente piacere che sia venuto a vedere la partita, lo ringrazio. Sono molto più piccolo dei grandi allenatori che sono passati qui”.

Unione – “Sarebbe bello che tutti parlassero un unico linguaggio per far crescere questa squadra partita dopo partita. Senza fare grandi proclami perché ora siamo primi e senza fare catastrofismi il giorno che inciamperemo. Con unico pensiero e un’unica voce potremo toglierci soddisfazioni. Quali non lo so, ma questa è una squadra che merita grande considerazione”.

(Jacopo Fanetti)

Fonte: Fol