Pagliuca: “Feriti dalla sconfitta e da qualche critica ma dobbiamo riscattarci. Servirà una prova di forza”

Questo pomeriggio nella sala stampa del campo di Quercegrossa, mister Guido Pagliuca ha presentato la gara di domani dove i bianconeri saranno di scena al ‘Barbetti’ di Gubbio. Queste le sue dichiarazioni:

Fermana – “Siamo tutti fortemente dispiaciuti per la sconfitta. Per noi, per la nostra classifica, per la società e per la gente di Siena. Allo stesso tempo siamo anche feriti e consapevoli di aver fatto una bella partita. Questa cosa ci ha lasciato quell’amaro in bocca che ci fa presentare feriti domani sul campo. Feriti perché abbiamo ricevuto qualche critica, perché nel calcio ci stanno, ma questa squadra non può essere criticata da nessuno sotto l’aspetto dell’impegno per quello che dà. Ci tengo a sottolineare che Favalli aveva 38,5 di febbre, in campo ha lottato e lo ha fatto per il Siena. Questo è il dna dei nostri ragazzi, gente che dà il massimo per la maglia”.

Numeri – “L’errore fa parte del calcio e chi sbaglia meno vince, però siamo particolarmente feriti anche perché i dati confermano quello che avevo detto dopo la partita. Abbiamo avuto il 69% di possesso palla, fatto 37 cross contro i 3 loro, 30 ingressi in area di rigore, 587 passaggi nostri contro i 230 loro. Questi sono dati di rilievo, senza contare che siamo la miglior difesa e la seconda squadra per possesso palla e tiri concessi. Dati che i ragazzi si sono meritati, ed è merito del gruppo splendido che sono”.

Gubbio – “Domani siamo chiamati a riscattare questa sconfitta. Servirà una grande prova di forza contro una squadra forte, che ha tanti presupposti per stare dov’è, non ultimo l’ambiente dove c’è entusiasmo. Sarà una partita difficile ma nella difficoltà dobbiamo essere bravi a tirare fuori tutto quello che abbiamo”.

Atteggiamento – “Martedì qualsiasi squadra dopo quello che è successo sarebbe caduta, invece noi ci siamo rialzati. E poi sul 2-2 in tanti si sarebbero accontentati, noi abbiamo provato a vincerla e poi l’abbiamo persa. Questa è un po’ la nostra mentalità, ma la portiamo in campo sempre con rispetto e umiltà. Andiamo a lottare intanto, poi le dinamiche della partita ti possono portare ad essere un po’ più aggressivo o attendista. Terremo in considerazione anche le caratteristiche della squadra avversaria. La loro capacità di attaccare la profondità con i tre attaccanti ci potrebbe portare a concedere meno spazio e stare quindi leggermente più bassi ma noi non stravolgiamo i nostri principi. Teniamo attenzione e accortezza, quello sì”.

Assenze – “Mancheranno Buglio, Paloschi, De Paoli e Mora. Oltre a loro non ci saranno Collodel, che ha un problema agli adduttori e per questo lo lasciamo a casa, e al 99% Favalli. Siamo 15-16 di movimento e ci mettiamo il casco per l’ennesima volta per andare a combattere. Se poi recuperiamo Alessandro siamo contenti, perché è una grande persona e uno che dà sempre tutto. Però non si è ancora ripreso dall’influenza. Se non ce la fa, troveremo altre soluzioni”.

Presente e futuro – “Sinceramente siamo contenti di quello che stiamo facendo e dei ragazzi che abbiamo a disposizione. Al momento siamo tutti concentrati per dare il meglio, è normale che ci siano delle anomalie a livello di infortuni. Ad oggi però la squadra non ne ha risentito, ha fatto prestazioni importanti anche quando mandavano in tanti. Chi ha giocato ha sempre cercato di fare il meglio, guai però toccare l’impegno alla squadra. Io sono contento di tutti: è qualche anno che alleno, poche volte ho visto un gruppo come questo. Infatti sono convinto che domani andremo a Gubbio a fare una grande gara”.

Lanni – “Sta facendo un grande campionato. È il leader e il capitano vero di questa squadra. A livello umano è una persona splendida, c’è stato un errore ma fa parte del calcio. È indiscusso il valore di Ivan, non avevo nemmeno percepito che fosse stato oggetto di critiche, per me è una cosa folle”.

Tifosi – “La curva è vicina alla squadra e la squadra è vicina alla curva. La cosa più importante che ci siamo sentiti di promettere è il rispetto della maglia. Li vedo allenare da tanto e li conosco sempre meglio, per questo posso dire che questi ragazzi non lasciano nulla al caso. Penso che veramente si sia creata tanta empatia con i tifosi, poi si sa che la tribuna è un po’ più da cravatta, si sente. Cerchiamo di arrivare a maggio dove poi saremo pesati tutti, allenatore in primis, per il risultato che avremo ottenuto. Impegno e integrità morale però saranno sempre altissimi da parte di tutti”. (Jacopo Fanetti)

Fonte: Fol