Pagelle Serie B 2010, i voti alle squadre
Novara 10. La regina indiscussa del 2010 del campionato di Serie B è, ovviamente, la matricola terribile in testa alla classifica. Grazie a un gioco veloce e frizzante, sotto la regia di Tesser e con i colpi di Bertani e Gonzalez, il Novara ha stupito tutti. Il difficile viene adesso: le corazzate sono vicine e, a salvezza raggiunta, bisogna restare umili e concentrati.
Varese 9. Eccola, l’altra matricola terribile. La banda di Sannino, una volta abituati al Novara, è diventata la vera rivelazione del torneo. Non perde da 13 partite e, nell’ultimo mese, ha vinto quattro partite di fila scalando la classifica e portandosi al quarto posto. I playoff sono un obiettivo realizzabile.
Atalanta 8. Qualche sabato andato storto non può sminuire il valore di una squadra costruita per ammazzare il campionato e che, se non ci fosse il Novara, sarebbe prima. La banda di Colantuono, comunque, non ha convinto del tutto.
Siena 8. Come ha detto mister Conte, “il Novara ha scombinato i piani”. Piani che volevano i bianconeri dominare il torneo e dividersi la promozione diretta con l’Atalanta. Ma, appunto, c’è di mezzo il Novara. La lotta sarà più dura ma i veri valori in B emergono sempre e il Siena difficilmente fallirà uno dei primi due posti.
Vicenza 7. Abituati a soffrire fino all’ultimo da tanti anni, i tifosi biancorossi hanno passato un Natale tranquillo grazie a una squadra che si trova a soli due punti dalla zona playoff. L’obiettivo resta sempre la salvezza: senza una nuova società ambiziosa e con possibilità economiche maggiori la Serie A resterà un miraggio.
Pescara 7. La squadra di Di Francesco è una mina vagante: è a soli tre punti dalla zona playoff ed è destinata a un campionato tranquillo.
Ascoli 7. E’ in zona retrocessione ma, senza la penalizzazione di cinque punti, sarebbe a metà classifica. Il Picchio resiste nonostante i guai societari: merito anche della grinta di Castori.
Padova 6.5. Ci si aspettava qualcosa di più dalla squadra di Calori, dopo gli investimenti del patron Cestaro. La zona playoff resta comunque alla portata.
Empoli 6.5. Le ultime cinque sconfitte di fila hanno quasi vanificato ciò che di buono ha fatto la banda di Aglietti, rimasta l’unica imbattuta fino alla quindicesima giornata. Qual è il vero Empoli?
Crotone, Cittadella, Albinoleffe 6.5. Tre squadre che lottano per salvarsi e che, per ora, viaggiano più o meno tranquille poco sopra la zona pericolo.
Reggina 6.5. Considerato come poteva finire (male) l’ultimo campionato, gli amaranto stanno facendo bene. C’è stato un periodo in cui la Reggina se la vedeva con le big per il primo posto, poi ha perso terreno. Ma i playoff sono raggiungibili.
Livorno 6.5. Puntava ai playoff e si trova in zona playoff. Una prima parte di campionato, comunque, tra alti e bassi.
Torino 6. Se guardiamo agli ultimi mesi il Toro, che ha agguantato la zona playoff, meritava di più. Ma non si possono dimenticare l’inizio deludente e le tensioni tra Cairo e la tifoseria, che minano la tranquillità del gruppo. E poi, come sempre, dal Torino ci si aspetta sempre di più.
Grosseto 5.5. Il Grifone ci aveva abituati a campionati in alta quota, in zona playoff. Di ambizioni, per questo campionato, non ce ne sono. Moriero punterà alla salvezza.
Modena 5.5. Ci si aspettava qualcosa di più dai gialloblu, invischiati invece nella lotta per non retrocedere.
Frosinone 5. L’obiettivo è, ovviamente, la salvezza, e i ciociari sono come prevedibile in zona retrocessione. Ma la vittoria manca da nove turni, e se non si vince il destino è segnato.
Piacenza 5. Dopo un avvio disastroso Madonna è riuscito a rimettere in carreggiata la sua squadra che, comunque, è tra le pericolanti. Per la salvezza sono essenziali i gol di Cacia.
Portogruaro 4.5. La rocambolesca vittoria di Empoli due sabati fa (a cui è seguito un pareggio) ha riportato un po’ di buon umore a una squadra che non vinceva da tredici partite. Per Agostinelli (che ha sostituito Viviani), però, la missione salvezza è tutt’altro che semplice.
Triestina 4.5. Le ultime quattro sconfitte di fila hanno fatto precipitare all’ultimo posto solitario la squadra alabardata. Nel 2011 toccherà a Salvioni tentare una salvezza difficile.
Sassuolo 4. La delusione del campionato: partita con ambizioni importanti, la squadra del patron Squinzi si ritrova impelagata in zona retrocessione. Le cose vanno un po’ meglio rispetto all’inizio, ma ormai i neroverdi di Gregucci possono pensare solo alla salvezza. (Francesco Minardi)
Fonte: Eco dello Sport