Padalino: “Le prossime tre gare ci diranno per cosa dovremo battagliare. Nulla è scontato”
Mister Pasquale Padalino ha presentato in sala stampa la sfida di domani contro il Gubbio. Di seguito le sue dichiarazioni:
Settimana – “Ho visto una squadra coinvolta e viva, nonostante si venga da un periodo non brillante per i risultati, più che per le prestazioni. La preparazione è stata fatta con gli uomini a disposizione ma ho visto lo spirito che volevo. Questo mi fa ben sperare: mancano otto partite, al di là di chi c’è o chi non c’è il nucleo della squadra deve portare risposte ma soprattutto portare risultati”.
Numeri – “Ho paragonato il cammino della squadra durante il mio periodo in rapporto alle ultime dieci partite prima che arrivassi. La squadra veniva da una media di 0,7 punti a partita e da quando sono subentrato è salita ad 1,2. Per quanto riguarda i gol subiti, da 17 siamo passati a 13. Sui gol fatti siamo lì, prima erano 11 ora sono 12. Ma è da sottolineare anche il dato delle potenziali occasioni: ora siamo ad 1,26 a partita mentre prima eravamo a 0,9. Per me questi numeri sono importanti perché mi consentono di capire come abbiamo lavorato”.
Pochi gol – “Sottoporta a volte siamo leggeri, come se dessimo per scontato che non cambi nulla anche qualora non si segni. Non è così, basta vedere le ripartenze che abbiamo subito a Pescara da occasioni di questo tipo, in cui poi è stato Lanni a mettere una pezza. Non siamo mai in grado di chiudere l’azione, è una mancanza di cui fare tesoro”.
Posizione – “Le prossime 3 gare determineranno il rush finale e ci diranno verso quale obiettivo saremo destinati a battagliare. Dovremo essere incisivi, altrimenti il nostro campionato potrebbe essere di sole tre settimane. Oggi siamo ancora in una condizione dove non sappiamo bene in che direzione andiamo, mi auguro quindi che le risposte siano positive. Nulla è scontato sia se guardi verso l’alto che verso il basso”.
Modulo – “Potremo rivedere la difesa a quattro, anche perché c’è stata quasi una forzatura per la disponibilità degli uomini. Non ho portato una grossa novità, c’erano aspetti positivi e negativi sia schierandosi in un modo che in un altro ma mi era sembrato più giusto iniziare con una diversa disposizione. Che ovviamente verrà riproposta”.
Infortuni – “Sono una nota dolente. Abbiamo perso calciatori che sono dei riferimenti. Paloschi, Bianchi e Terigi hanno dato un grosso contributo ma non li abbiamo nella disponibilità e potremmo non averli anche nei prossimi giorni, per cui non ci potremo permettere di schierare qualcuno più fresco. Terigi ha ancora un ematoma che lo limita un po’, come per Bianchi sarà più facile rivederlo a Olbia piuttosto che a Modena. Abbiamo rivisto Pezzella, che ha fatto due mezzi allenamenti”.
Terzi – “Mi ha sempre dato disponibilità, tanto che nelle sue prestazioni non ho rilevato segni di cedimento. È stata anzi una felice sorpresa proprio per la sua età, pensavo avesse bisogno di ricambio invece ha retto botta. Poi è anche vero che non c’erano gli uomini per fornirgli un’alternativa all’altezza. Alla lunga può calare o può pagare dazio, ma la sua esperienza la mette sempre a disposizione”.
Paloschi – “L’ho trovato molto giù di morale, anche perché è il polpaccio che lo aveva tenuto già in precedenza. Non aveva avvertito nessun segnale che potesse fargli pensare ad un infortunio. Ricadendo sul solito problema lo riporta un po’ indietro a pensare negativo. Vediamo cosa succede, però immagino che le speranze di rientrare siano minime”.
Crescenzi – “È un punto interrogativo grosso. Quando lo abbiamo preso ci siamo informati sulle sue condizioni e ci sono state date garanzie fisiche. Al di là del cambio di campo, non pensavamo che le ripercussioni sulle problematiche che si porta dietro già da un po’ incidessero così tanto. È arrivato in una condizione non da atleta, perché a Como era fuori. Non giocando gli mancava il ritmo partita. Quando si arriva in una squadra in cui ci si aspetta qualcosa in più ma non si è all’altezza per poterlo fare vengono a mancare certezze, a lui e a chi si aspettava di contarci. Ma non si può aspettare che un giocatore sia sgombro da qualsiasi tipo di problematica. Lui si sta impegnando provando ad accelerare i tempi ma il cammino è sempre difficile. Speriamo che possa essere utile nelle ultime partite, altrimenti ad oggi sarebbe un altro degli acquisti che ad oggi non ci ha dato niente”.
(Jacopo Fanetti)
Fonte: Fol