Padalino: “Le difficoltà che abbiamo attraversato non sono facili da spiegare, i ragazzi sono stati grandi”

Al termine della partita si è presentato in sala stampa mister Pasquale Padalino, che ha espresso soddisfazione dopo l’obiettivo raggiunto. Queste le sue dichiarazioni:

Gioia – “Voglio per prima cosa esprimere gioia per il mio staff e i calciatori. Sono stati grandi. La difficoltà che sono stati capaci di metabolizzare, sopportare e superare non è semplice da spiegare, per cui i primi ringraziamenti e complimenti vanno a loro”.

Singoli – “Penso che la riprova su tutti sia Bani, che nonostante sia stato molto fuori a mordere il freno si è fatto trovare pronto. Ed è cresciuto moltissimo in questa stagione. Ardemagni tra mille difficoltà è riuscito ad essere riferimento. Non voglio dimenticare Terzi, Terigi, Guberti, Bianchi, ma vale per tutti. Crescenzi che rientrava dopo due turni di squalifica, lo stesso Pezzella, che forse ha fatto la miglior partita e l’ha pagata tutta. È uscito con i crampi perché questo ragazzo spende molto”.

Valori – “Credo sia stato superlativo l’atteggiamento della squadra, questi giocatori hanno tirato la carretta e sono sempre stati in prima linea. Secondo me è l’ennesima dimostrazione che hanno valori importanti e hanno dimostrato di avere attributi. Venire a Pontedera contro una squadra spensierata che non ha fatto una partita estiva, perché giustamente voleva raggiungere un obiettivo, non era facile”.

Ringraziamenti – “Nel gruppo ci inserisco tutte le persone che ruotano intorno alla squadra, dal team manager, allo staff medico al nostro addetto stampa ai magazzinieri. Un ringraziamento particolare a Cannella, nei momenti di buio ha tenuto saldi quei rapporti che ci hanno dato la spinta a guardare oltre. Grazie anche a tutta la società. Ci sono stati dei momenti che a spiegarli non basterebbe un giorno. Ho avuto il piacere e l’onore di allenare dei ragazzi che nella difficoltà hanno tirato fuori il meglio”.

Tifosi – “Non per ultimi voglio ringraziare i tifosi che oggi ci sono stati vicini e anche chi non è potuto venire. Non dimentico che ci hanno applaudito dopo la sconfitta di Carrara, quello è stato un segnale di chi ci tiene veramente e di chi vive di passione. Voglio quindi ringraziare anche loro, a partire dai Fedelissimi fino a tutti gli altri, per tutto quello che hanno fatto”.

Difficoltà – “Dopo le sei sconfitte consecutive me l’aspettavo la reazione ma credo se l’aspettassero un po’ tutti. Il difficile però è confermarsi, la reazione può durare anche un breve periodo. Poi c’’è appagamento perché vuoi o non vuoi capita di perdere la carica, e mantenere gli standard non era semplice. Il percorso è stato complicato da infortuni che hanno scoraggiato in partenza questi ragazzi che in ogni settimana si apprestavano a trovare ulteriori difficoltà. Nei momenti difficili hanno trovato il modo di riunirsi. In fondo vedevamo sempre la luce perché ci abbiamo sempre creduto. Dal punto di vista caratteriale e dell’impegno non sono mai mancati”.

Liberazione – “Mi sono attaccato a questi ragazzi perché quando le premesse sono alte e hai calciatori che si portano sulle spalle una storia, ti fanno pensare di fare un campionato ai vertici nonostante l’alternanza di tecnici non abbia aiutato a dare linearità al percorso. È stata una liberazione ma io li ho abbracciati anche nei momenti difficili. Ci siamo trovati in una situazione che se non hai carattere fai fatica a gestire, ma noi sapevano bene dove andare a parare. Però sì, mi sono liberato perché vivevo la loro angoscia giornalmente, provando a lenire il loro dolore perché serviva che fossero liberi di mente. Non è facile perché quando giochi in una piazza come Siena la pressione c’è. Abbiamo cercato con lo staff di dargli una mano, questa è la più grande soddisfazione”.

Playoff – “Il campionato nelle ultime giornate ha riservato risultati clamorosi. Il Pontedera non era sceso in campo per fare una passeggiata, avevano le loro motivazioni e noi le nostre ma siamo stati bravi a superarle. La stagione finisce all’ultima partita, mai mettere limiti alla provvidenza. Quella dei playoff è una carta che vogliamo giocarci con libertà di testa per la prima volta. Speriamo che tra una decina di giorni si possa parlare di un altro obiettivo”.

(Jacopo Fanetti)

Fonte: Fol