Occhio alla Triestina!
Una partita difficile, la classica buccia di banana da schivare, per proseguire nel travolgente cammino avuto fin qui. Questa, in sintesi estrema potrebbe essere la presentazione dell’insidiosa sfida del Nereo Rocco, dove la Robur sarà di scena sabato per il primo dei due anticipi di un campionato di serie B per un weekend con orari da massima serie.
Come detto per gli uomini di Conte non si prospetta in impegno agevole, contro una formazione allenata da un tecnico esperto e grintoso, quell’Ivo Iaconi che difficilmente ha fallito quando è partito con una squadra da inizio stagione. Un undici titolare assolutamente dignitoso con qualche individualità interessante e molto esperienza nei giocatori chiave come il portiere Colombo, l’ex bianconero Malagò, il centrale Scurto, il centrocampista Testini, fino a Denis Godeas, zingaro del gol ma che proprio in Friuli ha vissuto le sue stagioni più significative. Il ruolino di marcia interno degli alabardati è di tutto rispetto e la vittoria netta e rotonda contro il lanciato Crotone dell’ultimo turno ha dato un segnale forte alle pretendenti alla salvezza: nonostante un’estate piena di incertezze e dubbi su rosa e categoria la Triestina c’è e venderà cara la pelle. Soprattutto davanti al proprio pubblico, sia esso in carne ossa o ‘virtuale’.
Come praticamente ogni volta la squadra di Conte dovrà fare la partita e giocare per vincere: dopo quattro vittorie consecutive il rischio di un minimo rilassamento è dietro l’angolo. Servirà il miglior Siena, visto che anche per gli avversari è una sfida importante. Peccato per le assenze, anche se per quanto riguarda Bolzoni e Marrone il recupero di Vergassola e la presenza di Codrea danno ampie garanzie nel ruolo. Dispiace semmai per la perdita di Kamata, fermato proprio nel momento in cui, a detta anche di Conte, stava ritornando l’imprendibile Pedro che cambiava le partite nel Bari dei miracoli di due stagioni or sono. Anche in questo caso però le alternative non mancano, visto che oltre a Troianiello e Sestu scalpita anche Reginaldo, ormai fuori dall’undici titolare da troppo tempo. L’anno della promozione la Robur di Papadopulo conobbe a Trieste un’amara sconfitta, contro un avversario che in quel periodo lottava per i primi posti, ma che poi ben presto si sarebbe sciolto come neve al sole. Fortunatamente nel ritorno al Franchi Mignani vendicò l’andata e lanciò i suoi verso quella cavalcata che ancora oggi fa venire i brividi non solo ai più nostalgici. Stavolta speriamo che la legge del più forte valga anche in trasferta. (Guido De Leo)
Fonte: Fedelissimo Online