Nuovo stadio. Divisi in guelfi e ghibellini

Non c'è niente da fare, a dominare e ad avere il sopravvento sul progetto dello stadio sono i dubbi, le incertezze e le perplessità. Il tutto ad oltre un mese dalla presentazione in Comune. con il documento che è stato protocollato negli uffici dell'amministrazione comunale il 20 febbraio. E' passato oltre un mese, quindi ne mancano appena due (anzi, meno di due mesi) prima del parere sulla fattibilità o meno che deve essere dato dal Comune. Ma il dibattito in città non parte, non si alza la qualità delle osservazioni e delle proposte. O, per lo meno, non si sono ancora verificati quegli incontri che sarebbero utilissimi per tutti gli approfondimenti del caso tra proprietà del Siena calcio, amministratori comunali, investitori interessati al progetto (i famosi tedeschi). Ancora nessun incontro, e francamente non se ne capisce il motivo. Gli uffici tecnici del Comune, quelli sì, sono al lavoro per studiare nel dettaglio questo progetto. Domani sarà il giorno del tanto atteso dibattito nell'auditorium, dell'Università per stranieri. E allora viene da chiedersi: sarà utile? Servirà a capire quale direzione questa città intende prendere? Dato che alla fine il parere di fattibilità o meno dovrà essere espresso in primis proprio dagli uffici tecnici del Comune e successivamente anche dal consiglio comunale non possiamo non domandarci cosa ne pensano coloro che siedono nell'assise cittadina. I dubbi rimangono anche tra i banchi del Comune.

EUGENIO NERI: "Per ora abbiamo visto un plastico abbastanza ambizioso, se pensiamo che la città è in eri si in vari settori. Si può apprezzare il tentativo con mezzi propri Di risollevare  le sorti del Siena calcio che sta a cuore a tutti. Ed è indubbiamente lodevole la possibilità di dare lavoro ai senesi. Ma c'è anche da domandarsi se questa sia una priorità per una città che vuole diventare capitale europea della cultura e non ha ancora deciso il futuro del Santa Maria della Scala. Vorrei sapere ad esempio quale tipo di contratto verrebbe stipulato con questi investitori. E credo che debba essere chiaro il vantaggio di cui beneficerebbero la città ed il Comune. Questo è un progetto sportivo ma anche immobiliare. Per il momento l'ambiguità regna sovrana. Aspettiamo il parere degli uffici tecnici, a noi mancano ancora degli elementi per dare un giudizio di questo tipo. Credo che su questioni simili si misurano anche gli attributi di una giunta comunale". Quello di Eugenio Neri è quindi un sì o un no? Né l'uno né l'altro, probabilmente. Anche se i dubbi da lui espressi non sono leggeri.

LAURA VIGNI: E' un no secco, almeno così pare, quello espresso da Laura Vigni che definisce questo progetto "una grandissima cementificazione di un'area delicatissima". La consigliera comunale di Sinistra per Siena chiede in tempi rapidi un incontro tra consiglieri comunali e tecnici del Comune per poter venire a conoscenza di tutti i dettagli del progetto e per conoscere la situazione e le problematiche esistenti. "So che molti tifosi – dice la Vigni spingono e insistono perché questo progetto riceva un sì dal Comune, ma a me sembra che ciò che è stato presentato abbia ancora contorni indefiniti. E soprattutto che si siano già creati guelfi e ghibellini intorno a questo progetto. Vanno invece esaminati i contenuti. Io capisco la posizione dei tifosi, ma non è che se Mezzaroma dice che con un sì a questo progetto si salva il Siena allora dobbiamo tutti difendere a spada tratta quello che lui afferma o ciò che lui vuole fare. II privato fa il privato, il Comune fa il Comune. Ed il privato opera in una città che ha un suo regolamento urbanistico e che nel nostro caso è anche patrimonio mondiale dell'Unesco. Io ricordo a tutti anche che Mezzaroma per le sue inadempienze ha fatto prendere quest'anno 7 punti di penalizzazione alla squadra. E non posso non essere preoccupata se guardo a quanto è successo a Taverne d'Arbia".

RITA PETTI: Anche dentro la maggioranza non si è ancora così convinti di questo progetto. "Molte questioni sono da approfondire – afferma la consigliera comunale del Partito democratico, Rita Petti -Stiamo parlando di qualcosa di estremamente significativo, di un progetto che trasversalmente tocca tanti aspetti e l'intero equilibrio della città, da un punto di vista urbanistico e poi di parcheggi e di negozi, oltre che ovviamente l'aspetto sportivo e dello stadio. Attendiamo il pronunciamento dei tecnici".

GIANNI PORCELLOTTI:  "I punti cardine sono le questioni urbanistiche, la sostenibilità finanziaria e la partecipazione", dice il consigliere comunale del Pd, Gianni Porcellotti. "Si parla di un progetto che è l'esatto contrario di come è stata organizzata l'urbanistica a Siena, cioè di delocalizzare uffici e negozi fuori dalle mura. Può essere un'opportunità ma ci devono essere passaggi e valutazioni chiare".

LEONARDO NANNIZZI: Come la pensano in questo momento i commercianti a proposito del progetto per il nuovo stadio che si presenta domani? "Il progetto è molto importante e ambizioso – dice il presidente comunale di Confesercenti, Leonardo Nannizzi – Questo è un momento di studio di fattibilità ed è il momento per capire positività e criticità. Noi commercianti non siamo né contro né a favore, la situazione va valutata al meglio. E non è che questo dipende solo dai commercianti, non vogliamo entrare in nessuna strumentalizzazione – ha concluso Leonardo Nannizzi Da parte nostra c'è una riflessione sui 1Omila metri quadri di commerciale, il doppio rispetto all'edificio lineare: bisogna capire se con questo progetto si andrebbe a rompere o meno un equilibrio. Se ne deve discutere".

Fonte: Corriere di Siena