Non solo la fideiussione: ecco perché il Siena è stato bocciato dalla Covisoc

Non c’è solo la fideiussione da 350mila euro tra i motivi per cui il Siena è stato escluso dalla Serie C. Nella domanda inviata il 20 giugno la Covisoc ha riscontrato altri inadempimenti. Tra questi il mancato deposito dell’autocertificazione attestante il pagamento dei debiti nei confronti di Figc, Leghe e società affiliate alla Figc, il mancato versamento delle ritenute Irpef (15 mensilità da ottobre 2021 ad agosto 2022 e da gennaio ad aprile 2023) e contributi Inps (periodo gennaio 2022-maggio 2023) riguardanti gli emolumenti dovuti a tesserati, dipendenti e collaboratori addetti al settore sportivo e alle altre figure professionali.

L’Acr Siena, inoltre, sottolinea la Covisoc, non ha fornito completa evidenza documentale riguardo il pagamento in favore del tesserato Tommaso Bianchi della rata relativa all’accordo di incentivo all’esodo in scadenza nel mese di maggio 2023 e il pagamento degli emolumenti dovuti per le mensilità del periodo luglio 2022-maggio 2023 al Medico Responsabile Sanitario, Delegato per la gestione dell’evento, Responsabile Finanza Amministrazione e Controllo, Responsabile Marketing/Commerciale e Responsabile Ufficio Stampa. In questo caso, dice la Covisoc, il Siena “ha depositato documentazione parziale ed incompleta che risulta difficilmente riconducibile ad unità ed insufficiente ad accertare l’effettivo assolvimento dei suddetti pagamenti”. (G.I)

Fonte: Fol