Non scherziamo di Paolo Brogi

Domenica è un derby. Non solo. Domenica è un derby da vincere. Già la vedo la faccia di qualcuno che fa fatica a digerire che le partite con Grosseto, Lucchese, Pontedera e compagnia bella siano catalogabili come derby. Beh ragazzi proviamo a vivere nel presente perché il passato è buono solo per gli almanacchi. La Fiorentina dimentichiamola, fa parte di un’altra era e chissà se mai torneremo ad affrontarla in campionato. Oddio sentendo certe promesse tutto sembra possibile, ma il giorno che comincerò davvero a crederci è molto lontano. Riportiamo il Siena nelle categorie che merita. Quante volte abbiamo sentito questa frase? Adesso la categoria che meritiamo è la Serie C. Niente di più. Poi vedremo.

Non voglio  perdere comunque di vista l’essenza di questo mio intervento, ossia il Grosseto. E per questo dico subito non scherziamo. Andiamo a giocare in casa dell’ultima in classifica, che all’andata ci ha anche maltrattato al Franchi e il Siena ha il dovere di portare a casa tre punti pesanti per la propria classifica. Diciamo subito che vincere non cambierà niente nella stagione disastrosa che stiamo vivendo, ma forse salverà un pezzo, piccolo, di dignità. Poi è chiaro che non sarà per niente facile. La Robur troverà un ambiente carico, una squadra davvero all’ultima spiaggia e che sputerà sangue per prevalere. Ebbene la Robur dovrà fare altrettanto, perché vincere significa soprattutto mettere una pietra sopra ad un campionato tragicomico e, perché no, prendersi una piccola rivincita per la partita di andata. E’ una magra consolazione? Non magra, direi magrissima ma questo è quello che passa il convento. Non solo. C’è una squadra, il Siena, con tanti infortuni pesanti, che va in campo con paura e che al primo episodio negativo si smonta. C’è un allenatore che ha dato il massimo per la causa ma che traballa e probabilmente non verrà confermato nel prossimo campionato. C’è da capire poi per pescare chi, magari sarebbe bene evitare quando accaduto con il doppio addio di Gilardino. Scelte cervellotiche e assolutamente fallimentari, ma ci sarà tempo per parlarne.

Torniamo al presente. I quattro punti di margine a quattro giornate dal termine possono essere considerati un vantaggio apprezzabile, ma niente di più. In una situazione simile un bel +3 domenica vorrebbe quasi dire pensiamo al futuro. Dovesse andare male, invece, sfottò a parte, la situazione di classifica potrebbe complicarsi ulteriormente, la squadra che è già spenta e demotivata rischierebbe perdere le ultime residue certezze e allora tutto potrebbe davvero accadere. Il calendario, dopo il Grosseto, proporrà sfide con avversari per niente arrendevoli e magari con ancora qualche obiettivo da centrare. Meglio arrivarci con una classifica già migliore dell’attuale e gIocarsele in tranquillità. Non scherziamo.

Fonte: FOL