NON FACCIAMOCELO MANGIARE DALLE MOSCHE
Troppi, noi compresi, stiamo attraversando un momento in cui abbiamo perso di vista la realtà.
In questo momento nessuno – neanche il nostro sito e ne facciamo ammenda – parla della partita di domenica, un passaggio vitale, per alimentare la fiammella della speranza.
Tutte le attenzioni sono concentrate sul mercato, su chi arriverà, su chi è partito e su chi si vorrebbe vedere in maglia bianconera.
Chi pensa che i giocatori facciano a cazzotti per venire a giocare nel Siena, sta vedendo un altro film, bello quanto vi pare, ma lontano dalla realtà.
L’esperienza vissuta con la passata gestione ha inaridito le nostre anime, ha sviluppato il senso critico, ha ingigantito il diritto alla critica.
E’ comprensibile – se siamo in queste acque si deve a chi c’era fino ad una settimana fa – molto meno comprensibile l’equazione che qualcuno sviluppa per cui anche la nuova proprietà è paragonabile alla vecchia e quindi degna di critiche.
No, le cose non stanno così. Chi sarà Massimo Mezzaroma lo dirà il tempo. Il suo profilo lo scolpiranno i risultati, la sua credibilità e affidabilità il lavoro e l’impegno.
Quello che è successo da giugno a dicembre, servirà da lezione a tutti, ma non concedere la possibilità di operare a chi è arrivato da una settimana ci sembra, quanto meno, un perverso esercizio di autolesionismo.
Sia ben chiaro che ogni tifoso della Robur è libero di esprimere la propria opinione e di non condividere quanto stiamo scrivendo; la nostra forza nasce proprio dalla grande democrazia che anima tutti noi tifosi e che viene messa al servizio dello sconfinato amore per la Robur.
Ma non dobbiamo perdere di vista la realtà.
Per molti tifosi il Siena è già retrocesso in serie B, ma questo, fortunatamente, non è ancora avvenuto, essendoci ancora 18 partite.
Ribelliamoci a questo concetto, non soggiacciamo a certe convinzioni, diamoci una mossa, ma soprattutto cerchiamo di stare vicini a chi, bene o male, sta lavorando per non arrendersi ad un destino che sembra segnato. Ma ancora non lo è.
Perché non considerare il girone di ritorno come se fosse un campionato a parte? Ok, siamo retrocessi, ma abbiamo l’opportunità di riguadagnare la serie A in questo stesso campionato.
Un occasione unica, una possibilità che non possiamo lasciare cadere nel vuoto.
Domenica il Cagliari deve perdere, non ci sono alternative e noi dobbiamo fare la nostra parte, come sempre, più di sempre.
Dobbiamo scendere in campo con la squadra, carichi, fiduciosi, convinti come lo dovranno essere i giocatori.
Non facciamoci mangiare il pipi dalle mosche.(Nicnat)
Fonte: Fedelissimo Online