Non è solo un derby, è la partita più difficile della stagione

Per i maremmani è sempre stata la partita della vita, per noi lo è diventata in questa stagione e, soprattutto, a questo punto del campionato. Domenica sarà derby vero e le due squadre scenderanno in campo per raccogliere il massimo dei punti possibili. Chi sbaglierà andrà verso un finale di campionato molto difficile e insidioso e nessuna delle due squadre se lo può permettere. In situazioni come queste, di solito, partono gli appelli alla squadra per dare il massimo, per far capire a chi scenderà in campo che Grosseto-Siena non è una partita normale, che in campo scende la storia e l’orgoglio di indossare la maglia della Robur e che perdere questa partita non piace a nessuno, ma servirà a qualcosa? Abbiamo dei seri dubbi perché anche nei periodi bui – e ce ne sono stati tanti – la squadra non si è mai tirata indietro, ha sempre dato tutto ciò che poteva, al netto di errori costanti, di distrazioni clamorose e di un carattere che raramente è emerso fino ad oggi, ma i grandi risultati si contano sulla punta delle dita. Nonostante tutto questo chi è sceso in campo è sempre stato sostenuto, se contestazione c’è stata questa si è manifestata sempre a fine partita e dopo un risultato negativo, come rientra nella logica del rapporto squadra-tifosi. Non c’è bisogno di “caricare” i ragazzi come si sarebbe fatto in altri momenti, la convinzione e la concentrazione la devono trovare dentro di sé, partendo dal presupposto che solo chi scenderà in campo sarà artefice del proprio destino e di quello di tutti noi.  Noi ci saremo come sempre, pochi o tanti faremo sentire la nostra voce, il nostro appoggio, ma di più non possiamo fare. Saremo meno, molti meno di quel 16 aprile 2011, quando la squadra fu accompagnata da 1412 tifosi, ma era un altro periodo, un altro momento, un’altra squadra. (NN)

Fonte: FOL