L’addio a Padalino non deve meravigliare, questo è l’ACN Siena….
Non è stata sufficiente la conquista di una salvezza per niente scontata e nemmeno la richiesta dei tifosi per una sua conferma. Dopo aver normalizzato un ambiente senza né capo né coda, Pasquale Padalino se ne va, per lui non c’è il rinnovo del contratto e le scelte saranno altre. Cosa ci sia dietro a questa decisione è un altro dei tanti misteri che avvolgono questa proprietà, mai chiara, mai lineare nelle sue scelte. E’ il momento delle frasi fatte, “il calcio è questo” oppure “gli allenatori cambiano, ma la maglia rimane”, concetti adattabili a tutte le situazioni, anche in quelle, come in questo caso, a cui è difficile trovare un senso logico. Che si tratti di una strategia ben precisa o siamo davanti all’ennesima scelta poco comprensibile? Per capirne qualcosa dovremo aspettare le prossime mosse, le scelte che verranno fatte sulla squadra e su chi la guiderà e magari un intervento diretto di chi ha in mano, materialmente, il destino della Robur.
Nel buio di un’annata da dimenticare a Padalino va il merito di essere riuscito non solo a portare alla salvezza la Robur, ma anche di aver rappresentato quell’ancora di salvataggio che tutti i tifosi cercano quando la barca sta per affondare – e noi c’eravamo davvero vicini – un punto di riferimento importante per quella tifoseria che ancora non ha mollato.
Padalino “il normalizzatore” se ne va, con l’amarezza e con il rimpianto di non aver potuto avere l’opportunità di continuare il lavoro iniziato tra mille difficoltà ma concluso alla grande e sicuramente, come merita, avrà presto un’altra opportunità. A noi rimane tutto il resto….che culo! (NN)
Fonte: FOL