NICCHI E COLLINA, DA ARBITRI NESSUNA SUDDITANZA PSICOLOGICA
Nessuna sudditanza psicologica da parte dei direttori di gara. Lo hanno ribadito il presidente dell’associazione italiana arbitri, Marcello Nicchi, e il designatore arbitrale, Pierluigi Collina, nel corso della conferenza stampa al termine dell’incontro con i dirigenti, gli allenatori e i capitani delle societa’ di calcio.
”Questo gruppo di arbitri – ha sottolineato Nicchi – e’ in forte crescita e impegnato a vincere il suo campionato.
Gli arbitri scendono in campo liberi e sgombri nella testa, senza preoccupazioni. Nonostante questo gli errori ci saranno sempre perche’ gli arbitri non sono macchine e chi vuole vedere dietro a un errore vecchie storie e’ fuori strada”.
A questo proposito, Collina ha sottolineato che ”tutti gli arbitri, dal piu’ vecchio al piu’ giovane, hanno dato dimostrazione di qualita’ e trasparenza: sentire ancora parlare di sudditanza psicologica non fa piacere”.
Il designatore arbitrale ha poi ricordato che la media degli interventi dei fischietti in questa prima parte di stagione si aggira intorno ai 33-34 a partita: ”Una sensibile riduzione rispetto al passato: sembra che questa linea di condotta sia apprezzata”. Una decisione, quella di fischiare meno, che cerca di aumentare la fluidita’ del gioco, cercando di distinguere tra un mero contatto e un vero e proprio intervento falloso: ”Tutto cio’ – ha puntualizzato Collina – dimostra la nostra volonta’ di fare sempre meglio”.
Collina ha poi parlato dell’introduzione della moviola in campo: ”E’ impensabile poter criticare qualcuno perche’ non ha visto una cosa che solo una macchina puo’ vedere. Perche’ solo gli arbitri devono rispondere di un limite umano?”.
Infine il designatore arbitrale ha chiarito la sua posizione in merito alla tecnologia: ”Non ho mai detto che sono favorevole alal sua introduzione ma che bisogna tenerne conto”. (luq/mcc/rob)
Fonte: ASCA