Mulinacci: “Serve sostenere la squadra per spingerla alla salvezza. Società? Il tempo l’ha avuto, ma ha fatto solo disastri”
Ieri sera a RadioSienaTv è intervenuto il presidente del Siena Club Fedelissimi Lorenzo Mulinacci, interpellato per commentare la difficile situazione di classifica della Robur che ha portato anche alla convocazione di un’assemblea dei soci questo giovedì: “L’abbiamo convocata apposta, dopo la partita di sabato abbiamo capito che la situazione è piuttosto complicata in ottica salvezza, l’unico obiettivo rimasto da un po’ di tempo. Siamo a due punti dai playout, anche se con molte squadre abbiamo gli scontri diretti a favore. Vista la condizione mostrata dalla squadra contro il Gubbio credo che ci sarà da patire molto da qui alla fine – sostiene Mulinacci – ma credo anche che la squadra sia la meno colpevole. Come tifosi bisogna sostenerla e incitarla per spingerla il più possibile al raggiungimento dell’obiettivo”.
Il presidente prosegue: “La posizione dei Fedelissimi sarà decisa giovedì nel corso dell’assemblea generale, ma la mia posizione nei confronti della società è molto dura. In due anni ha combinato solo disastri, tra proclami sbandierati e promesse non mantenute. A questa società interessa solo apparire, non la sostanza. L’unica cosa buona fatta è stata pagare il ripescaggio, arrivato senza nessun merito sportivo, a differenza di quello che ci hanno negato nel 2018. Questa società il tempo l’ha avuto: in meno di due anni si sono succeduti tre presidenti, tre direttori generali, tre diesse, otto allenatori e oltre ottanta giocatori, credo che il tempo per dimostrare quello che voleva dimostrare l’abbia avuto – ribadisce Mulinacci – ed i risultati sotto gli occhi di tutti. Penso che per continuare a fare queste figurette ci si possa riuscire anche da soli”.
La salvezza, come detto, resta l’unico obiettivo, anche se “non sarà semplice, se il Siena è quello visto con il Gubbio. Mi auguro che quella di sabato sia stata una partita storta e che già da domani (oggi, ndr) il Siena sia un altro, sennò è difficilissima”. Mulinacci torna anche sulle cause che hanno condizionato questa stagione: “La rosa è stata costruita male quest’estate, con tante figurine. È vero che siamo stati ripescati ma Perinetti ha avuto 22 giorni per completare il mercato. Poi la gestione tecnica è stata completamente sbagliata. La società era partita per andare in Serie B, altrimenti non si spiega l’esonero di Gilardino da quarto in classifica. Vuol dire che gli obiettivi erano quelli di andare oltre. Il risultato è che con Maddaloni siamo arrivati a due punti dai playout, e dopo una fiammata iniziale ci siamo ritornati anche con Padalino. Significa che la squadra ha problemi strutturali e fisici, dovuti anche al cambio di quattro allenatori e tre preparatori atletici”.
Sul tema dello stadio il presidente parla chiaramente: “Che questa società avesse interessi non solo calcistici lo si era capito il giorno dell’assegnazione. La convenzione che ha firmato col Comune va in questa direzione. Quale proprietà può firmare una convenzione che prevede la manutenzione ordinaria e straordinaria di tutta l’area del Rastrello, con importo di 1 milione e 200mila euro di lavori oltre agli 800mila euro per terminare i lavori all’Acquacalda? Loro hanno accettato tutto senza battere ciglio, evidentemente pensavano che con i soldi sarebbero riusciti ad ottenere tutto. Ma nel calcio conta anche la bravura, non basta solo mettere i soldi. La proprietà e i dirigenti che si sono succeduti in questo anno e mezzo, fino ad oggi, si sono dimostrati completamente inadatti – chiosa Mulinacci – per cui una volta ottenuta la salvezza possono anche togliere il disturbo. Che succederà dopo? Vedremo”. (Jacopo Fanetti)
Fonte: Fol