Morgia: “Bella partita, anche se il Siena poteva fare di più. Ho una voglia incredibile di ricominciare”
Un mese e mezzo fa era tornato a Siena per festeggiare i 50 anni di vita del Siena Club Fedelissimi, mentre ieri era presente al ‘Porta Elisa’ per la sfida tra le squadre delle città a cui lui è rimasto maggiormente legato. Quando Siena chiama Massimo Morgia risponde sempre presente e anche stavolta il tecnico protagonista della ripartenza e del ritorno nei professionisti della Robur non si è sottratto ad una chiacchierata dopo il derby di ieri.
Mister, ieri le sue due squadre del cuore si sono sfidate di fronte ad una bella cornice di pubblico.
“È stata una bella partita. Finalmente gli stadi ricominciano ad essere stadi, ieri c’erano due tifoserie presenti. Respirare l’aria dei derby era una cosa che negli ultimi due anni era mancata tanto”.
Come giudica la partita?
“Secondo me di fronte c’erano due modi diversi di intendere il calcio: la Lucchese ha una squadra completamente nuova, medio-giovane e costruita con poco, mentre il Siena ha grandi nomi, fisicità e soprattutto un parco attaccanti di livello assoluto. La Lucchese è stata più determinata e più compatta. Con un pari nessuno avrebbe gridato allo scandalo, ma considerando questa differenza di obiettivi e di valori in campo era lecito attendersi qualcosa di più dal Siena”.
Cosa è mancato ai bianconeri a suo avviso?
“Secondo il mio parere, con il parco attaccanti a disposizione dovrebbe giocare di più nella metà campo avversaria e arrivarci con più fraseggio. Andrebbero sorretti con tutta la squadra mentre ieri li ho visti lunghi rispetto al resto della squadra”.
C’è qualcuno che l’ha colpita?
“Un attaccante che non conoscevo e che per me è fortissimo è Disanto. Era la prima volta che lo vedevo e mi ha impressionato parecchio”.
Nel post-partita Perinetti è intervenuto assumendosi le responsabilità della sconfitta.
“Conoscendo Giorgio Perinetti, dall’alto della sua esperienza avrà detto quelle cose a ragion veduta. Come uomo indubbiamente più rappresentativo della dirigenza ci ha voluto mettere la faccia per togliere pressioni a squadra e allenatore. È una cosa che dimostra il suo grande spessore”.
La Robur, tra l’altro, è anche reduce da un cambio di allenatore abbastanza recente.
“Mi è dispiaciuto molto per Gilardino, l’ho conosciuto ed è un bravissimo ragazzo. Questo senza nulla togliere a Maddaloni che conosco da una vita ed è un amico. Però Gilardino era praticamente alla prima esperienza in una piazza importante, secondo me gli andava dato più tempo tenendo anche presente che la squadra è stata assemblata più volte”.
A proposito di allenatori, il suo ex vice Michele Coppola si sta ben comportando al Fiorenzuola come secondo di Tabbiani.
“Sono davvero contento per lui. Ci eravamo separati l’anno che io firmai con la Nocerina. Lui ha maturato altre esperienze, facendo il secondo in primavera a Cottafava prima alla Spal e poi al Torino. Ora ha avuto questa occasione al Fiorenzuola e la sta sfruttando bene. Non avevo dubbi perché è un ragazzo eccezionale”.
E lei, mister?
“La pandemia mi aveva fatto un po’ perdere la passione. Avevo sposato un progetto a lunghissimo termine (alla Vigor Lamezia, ndr) basato sul settore giovanile. Avevamo giocato quattro gare, poi si è ripartiti a marzo solo con la prima squadra in un torneo monco e io non me la sono sentita di andare lì per 5-6 partite. Ma ormai avevo firmato e sono dovuto restare fermo per tutta la stagione. Quest’anno invece non ho ancora trovato situazioni che mi interessassero”.
Il desiderio è quindi quello di tornare sul campo il prima possibile.
“Ho una voglia incredibile di ricominciare, ne ho più di prima: mi manca la gara, l’approccio giornaliero, lo spogliatoio e la costruzione di un progetto”.
Un saluto ai tifosi della Robur?
“Sono stato bene ovunque ma, come dico sempre, Siena e Lucca sono le città alle quali sono più legato anche al di fuori del calcio. A Siena c’è nata mia mamma e ci ha allenato mio zio, e ho ancora un sacco di amici. Auguro tutto il bene possibile alla società, al mister, che conosco da una vita, e a tutti i tifosi. Spero che torni al più presto nelle categorie che più le competono”. (Jacopo Fanetti)
Fonte: Fol