Montanari risponde a Benini: “Si occupi solo di sfere di sua competenza”

“Benini non è né azionista nè dirigente del Siena e lo invitiamo e sollecitiamo ad occuparsi solo delle sfere di sua competenza”. Emiliano Montanari risponde all’assessore allo sport del Comune di Siena, che poche ore fa è intervenuto sul contenzioso venutosi a creare tra il club bianconero e il San Miniato, relativo al calcio femminile. “Non è sua facoltà intromettersi in qualsiasi contenzioso di qualsivoglia natura con qualunque soggetto terzo privato – si legge in una nota – anche perché, ripetiamo, non essendo nè azionista nè dirigente del Siena Calcio non può conoscerne ragioni, contenuti e dettagli”.

Montanari risponde poi ad altre recenti dichiarazioni di Benini. “L’Assessore ha rivelato di non essere mai stato invitato allo stadio in occasione delle gare interne dei bianconeri. Benini invece è stato chiamato personalmente dal Responsabile dell’Ufficio stampa bianconero, Andrea Bianchi, sia in occasione della gara del settembre scorso contro il Montevarchi sia in altre partite della passata stagione. Ma l’assessore ha sempre declinato gli inviti. Benini è stato anche contattato nel luglio scorso per avere la sua disponibilità a salutare la squadra nel ritiro di Orvieto e Lubriano, ma anche in quella occasione l’invito è stato rifiutato”.

Montanari prosegue sottolineando come nel corso di questa stagione e quella passata sono stati ospitati allo stadio vari rappresentanti della giunta (Andrea Corsi, Luciano Fazzi, Alberto Tirelli Francesco Michelotti, Francesca Appolloni e Clio Biondi Santi) e che “Benini, che è sempre il benvenuto allo stadio, non ha bisogno di inviti formali perché a Siena, come negli stadi delle altre città, l’Assessore allo Sport del Comune così come il Sindaco e le più importanti istituzioni, hanno un posto riservato in Tribuna Autorità per tutta la stagione. Ma se l’Assessore non ritiene di voler “abusare” della propria qualifica per ottenere accessi istituzionali al Rastrello, può fare semplicemente quello che fanno tutti i tifosi, di tutte le squadre, di tutte le categorie… comprarsi il biglietto”.

“La società bianconera – conclude la nota – è perfettamente consapevole di essere un potente riferimento sociale che tutti vorrebbero strumentalizzare al fine di ottenere facili attenzioni mediatiche. Ma la Robur non può e non deve essere un mezzo o uno strumento per procurarsi consensi personali e/o politici, ma rappresenta soltanto l’orgoglio sportivo calcistico di ogni cittadino senese”.

Fonte: Fol