Montanari: “Il Legnano non è un amante, ma il secondo figlio”

“Ho letto che a Siena non è stata gradita questa decisione, che prendere il Legnano sia come avere l’amante. Ma è una dichiarazione fuori luogo. Qui non c’è un marito con l’amante, qui c’è un padre che ha adottato un primo figlio e poi un secondo figlio, che tratterà in egual misura”. Emiliano Montanari ha risposto, indirettamente, alle parole del presidente dei Fedelissimi Lorenzo Mulinacci nel corso della presentazione del passaggio di proprietà del Legnano dalla famiglia Munafò alla Global Service, azienda di Montanari che controlla anche la Robur (qui il video completo della conferenza). Di seguito le sue dichiarazioni:

Siena e Legnano – “Saranno due società distinte, con una gestione separata. L’unico legame è che la proprietà e la presidenza sono le stesse. A Siena c’era da rifondare, qui c’è da sistemare e organizzare”.

Siena – “L’esperienza di Siena mi ha aiutato a capire le reazioni dei tifosi. Nonostante stiamo facendo bene le aspettative sono sempre maggiori, quindi è meglio volare bassi. Siena in quello mi ha formato. Parlare poco e far parlare i fatti”.

Calendario – “Cercherò di essere presente il più possibile alle partite casalinghe. Il calendario è favorevole, perché a parte qualche eccezione posso guardare quasi sempre le partite casalinghe sia del Legnano che del Siena”.

Conflitto d’interessi – “Cosa succede se entrambe saranno in C? Spero di affrontare questo tipo di problema. E poi magari quando una sta in C l’altra sta in B”.

Perché Legnano – “Ho conosciuto Giovanni Munafò tramite amicizie comuni, mi aveva confidato che il Legnano era in vendita, che c’era una cordata che però poi si è tirata indietro. A quel punto ci siamo visti, ho analizzato i documenti con i miei professionisti e abbiamo trovato l’accordo economico. Ho già delle mie idee che avranno attuazione dopo la partita di domenica. Il progetto è creare un’annata tranquilla per gettare le basi per fare altro il prossimo anno”. (Giuseppe Ingrosso)

Fonte: Fol