Montanari è il 32° presidente del Siena, inizia una nuova storia
E’ vero che di notte “tutti i gatti sono bigi” e che si deve aspettare il giorno per vederne il colore, ma è anche vero che in questa fase di presentazione e conoscenza il modo di porsi assume un ruolo importante. Emiliano Montanari non ha fatto promesse o presentato progetti faraonici, ha solo detto che deve ripartire da zero per costruire una società partendo dalle basi e seguendo quelle logiche che nel calcio sono di vitale importanza. Dopo tanti proclami che non hanno avuto seguito, le sue parole sono sicuramente condivisibili anzi, per i tifosi, sono vera musica. E’ ovvio che da ora in poi conteranno solo i fatti e che un giudizio più preciso si potrà dare nel tempo, ma iniziare con il piede giusto è sicuramente un buon viatico, quello di cui abbiamo bisogno dopo un periodo che definire deludente è un puro esercizio dialettico. Di problemi da affrontare ce ne sono tanti, dalle strutture al settore giovanile, dall’allenatore alla squadra e sarebbe bello se finalmente si ricominciasse a parlare solo di calcio e di risultati, gioire per le vittorie e soffrire per le sconfitte, ma senza le angosce derivanti da situazioni che vanno al di là e al di fuori delle dinamiche legate al rettangolo verde. Il popolo bianconero non aspetta altro, chi ama il Siena vuole vivere il Siena, ritrovare l’entusiasmo e l’orgoglio di tifare una squadra che mai è stata e mai sarà una squadra qualunque.
Rinnoviamo il nostro benvenuto al presidente Montanari il 32° della storia del Siena (al netto dei Commissari straordinari), unitamente ad un grande in bocca al lupo per un futuro tutto da costruire, ma che ci auguriamo e speriamo sia finalmente più tranquillo e normale. I presupposti ci sono tutti e non è poco. (NN)
Fonte: FOL