MIGNANI: DISPIACIUTI PER L’ELIMINAZIONE, MA GUARDIAMO AVANTI
Il tentativo di vendicare il ko dell’andata, che brucia ancora per il modo in cui è maturato (il riferimento è all’arbitraggio), Michele Mignani spiega come sia arrivata la sconfitta. E perché. “Siamo andati con la voglia di ribaltare il 2-1 dell’andata – dice il mister -, scaturito da situazioni particolari nelle quali non voglio neanche entrare. Non abbiamo disputato, purtroppo, la partita che avevamo preparato. Abbiamo giocato a ritmi bassi e a loro andava bene così. Abbiamo subito gol per un’ingenuità poi abbiamo spinto con intensità per venti minuti, non trovando però la rete che avrebbe potuto riaprire l’incontro. Ci dispiace perché era un derby, perché ci tenevamo a passare il turno”. “Non credo si sia trattato di un blocco mentale – prosegue Mignani -, anche se è normale che i ragazzi debbano migliorare sotto tanti aspetti. In certe occasioni dovrebbero essere più liberi di testa, più scanzonati, meno attenti a questioni che non li riguardano. Quello che voglio da loro è che ce la mettano sempre tutta, per centrare ottime prestazioni. Perché è dalle prestazioni che poi nascono i risultati”.
Le parole di Mignani trovano conferma nei fatti: contro il Pescara, nell’ultima di campionato, il risultato è arrivato (1-0) eppure lui era soddisfatto solo al 50 per cento. “In questa settimana ho detto ai ragazzi che mi aspetto di più di quello che hanno fatto vedere in campo – dichiara -. Venivano da due prestazioni importanti, contro la Fiorentina e contro l’Ascoli… Sanno bene cosa voglio e cosa devono fare: li giudico per la prestazione non per il risultato”. La prossima avversaria si chiama Lazio. “I biancocelesti sono una squadra attrezzata per le prime posizioni in classifica – spiega il mister -. Li go visti giocare in un torneo prima dell’inizio del campionato e mi hanno fatto un’ottima impressione. Ci sono tante buone individualità. Ma questo a noi non deve né preoccuparci, né intimorirci: dovremo andare là per dare il massimo e per ottenere il più possibile du quello che possiamo fare”.
“Brandao – conclude Mignani -? La società ha chiesto se poteva aggregarsi a noi, nessun problema. Il ragazzo è reduce dalla rottura del tendine d’Achille, un infortunio grave. Ha bisogno di un approccio al campo con ritmi più lenti rispetto a quelli di Conte. La sua presenza non può che farci bene: è un giocatore importante, un nazionale, dà maggiore qualità al nostro allenamento”. (Angela Gorellini)
Fonte: Fedelissimo on line