Mezzaroma molto richiesto dalla stampa: una serie di interviste rilasciate dal numero uno bianconero
Siena, Mezzaroma ” Lotito è solo un parente acquisito: da battere”
Durante un’ intervista rilasciata a Tuttosport, il neo presidente del Siena, Massimo Mezzaroma ha commentato la sua parentela con il presidente Lotito e di come vivrà la prossima partita (sfida diretta per la salvezza) proprio contro la Lazio:
”Lotito non è sangue del mio sangue, è una parentela acquisita, casuale per cui questa partita non assume nessun significato particolare se non quello che si tratta di uno scontro diretto. Davanti a noi c’è la Lazio che ci precede in classifica e quindi la gara dell’Olimpico ha il valore di una finale di Coppa del Mondo esclusivamente a livello sportivo”.
Poi ad una domanda sui rapporti con Lotito risponde:
”Abbiamo due ceppi familiari ben separati. L’ultima volta che abbiamo avuto uno scambio di vedute penso sia stato nel ‘92…”.
Quindi il presidente si lascia andare a lodi per il bel momento del suo Siena e soprattutto per le capacità dimostrate da Malesani nel gestire il gruppo:
”La squadra è stata brava a recepire il messaggio della nuova proprietà che è stato quello di lottare fino alla fine. Vogliamo continuare a tenere viva questa fiammella di speranza che abbiamo riacceso". Su Malesani: "Alberto ha fatto un gran lavoro, soprattutto prima che rilevassi la società. E’ stato bravo a creare un gruppo unito e coeso”.
Infine si concede un pronostico scaramantico:
”Vince sicuramente la Lazio di larga misura, 4 o 5 a zero”. – Massimo Carlucci – Calcionews24h
Mezzaroma prepara l’impresa: "Voglio un Siena da battaglia"
Nei sogni del presidente una vittoria all’Olimpico: "Chiedo ai miei ragazzi di mantenere il contatto con la Lazio. Ci sono momenti nella vita in cui si diventa un filo più uomini, questo è uno di quei momenti".
Giovane, ambizioso, sportivo: Massimo Mezzaroma, 38 anni, presidente del Siena, è pronto allo scontro diretto con la Lazio. Una partita che ha mille significati per un dirigente romano e romanista che ha con Lotito un legame di parentela acquisita. "Saranno 300 partite in una – afferma sorridendo – Lazio-Siena non ha né significati familiari né di geopolitica sportiva: è una partita importante, molto importante. Chiedo ai miei ragazzi di mantenere il contatto con la Lazio. Ci sono momenti nella vita in cui si diventa un filo più uomini, questo è uno di quei momenti».
Sogna di fare uno scherzetto ai cugini laziali?
«Sono sincero, se ottenessi un risultato positivo contro la Lazio non avrei un gusto particolare: mi aspetto una partita dura, corretta, ben giocata e ben diretta. Voglio un Siena battagliero».
Lei è un grande uomo di sport.
«Ritengo che lo sport sia l’ultimo strumento educativo per i giovani, le altre sono tutte armi spuntate. Quando tocchi un ragazzo sul gioco, sui sogni, quasi sempre ottieni dei risultati importanti. Nello sport ci sono le regole che ti aiutano ad affrontare la vita in maniera migliore, che ti aiutano a capire la vita».
Torniamo al calcio: che finale di stagione si aspetta?
«Sarà un finale concitato, ci saranno 9 partite da affrontare tutte d’un fiato. Dovremo essere calmi, uniti, dovremo affrontare gli impegni con tranquillità, senza tensione».
Ha saputo rimotivare una squadra già data per morta.
«In campo vanno i ragazzi, io ho soltanto dato gli stimoli a una squadra che quando sono arrivato aveva numeri che non le rendevano giustizia».
Ha avuto un’esperienza come direttore del settore giovanile della Roma.
«E’ stata una bella esperienza: ho avuto Totti, ed è stata una bella responsabilità. Chissà quando mi ricapita un campione del genere per le mani…».
Mandi un messaggio al suo collega Lotito.
«Tanti cari auguri di cuore….». Simone Pieretti – Il Tempo
Mezzaroma: «Lazio in B? Alla Roma dispiacerebbe»
«Per me non è un derby, ma solo una sfida da tre punti. Abbiamo dimostrato che possiamo meritare la massima serie»
Un romano, già presidente della Roma, ora sfida la Lazio per salvarsi con la sua nuova squadra, il Siena. Per Massimo Mezzaroma la prima domanda viene da sé: visti i trascorsi giallorossi, sente il derby?
«No, non particolarmente. Più che altro sento l’importanza della sfida contro una diretta concorrente nel percorso verso la salvezza».
Ma se dovesse battere la Lazio, la soddisfazione sarebbe maggiore?
«Tre punti sono sempre tre punti, con la Lazio o con il Genoa domenica. Anzi, all’Olimpico potrebbe andar bene anche un pari. Dico di più: da romano penso che l’eventuale retrocessione dei biancocelesti potrebbe dispiacere pure ai tifosi della Roma, perché verrebbe a mancare il derby in una città che lo vive come un momento fondamentale della stagione».
Sua cugina è la moglie del presidente della Lazio: vi sentirete con la famiglia Lotito?
«I contatti tra noi non sono così assidui. Non credo che per questa partita le cose cambieranno».
Con la Lazio inizia il rush finale…
«La squadra lo sa bene: le nove partite che mancano andranno affrontate tutte al massimo, come fossero vere e proprie finali. Nessuno di noi potrà permettersi di rifiatare o di riposarsi, di mollare un attimo».
Le premesse per lo sprint sono ottime. A chi i meriti di un rilancio da 12 punti in 6 partite?
«A tutti. Alla squadra prima di tutto, che sta giocando con il cuore. Ma anche a tutto lo staff tecnico per l’ottimo lavoro che sta svolgendo. Il gruppo sta bene e ha grande voglia. Io ci credo: l’ho dimostrato ai ragazzi standogli vicino, loro lo stanno facendo con me lottando in campo su ogni pallone e onorando fino in fondo la maglia. Le basi per raggiungere, per creare qualcosa d’importante ci sono. E Siena ha dimostrato di meritare tutto ciò». Corriere dello Sport-Stadio