Metti una mattina, in giro per il Corso

Chi ha vissuto per qualche mese nella nostra città, non la può dimenticare ed ogni occasione è buona per ritornare.

Non è difficile imbattersi in qualche ex giocatore o allenatore mentre passeggia per il Corso, meno probabile è incontrare nella breve distanza tra Piazza Salimbeni e l’Arco dei Pontani, ben tre personaggi che hanno ricoperto o ricoprono tuttora, un ruolo importante a livello societario.

Sempre giovanile e  con la consueta verve, trovimo Claudio Corradini, presidente del Robur durante la travagliata esperienza della SNAI Servizi, mentre esce dal proprio albergo per una passeggiata per le vie di Siena.

 

 “Ritornare a Siena è sempre un piacere. Mi sono emozionato nel rivedere la città in cui ho lavorato per quasi due anni, una grande emozione. Non abbiamo raggiunto l’obiettivo che ci eravamo prefissi, ma credo di avere gettato le basi della promozione in serie B. Tornassi indietro non ripeterei certi errori e sono convinto che anche nell’anno che ci siamo salvati ai play-out con il Saronno avevamo una squadra all’altezza della promozione, obiettivo raggiunto nella stagione successiva. Sono stato felicissimo e con me mio figlio Fabrizio, quando la Robur è salita in serie B e poi in serie A, due grandi imprese che ci hanno inorgoglito, anche perché ormai siamo due tifosi del Siena. Quest’anno è andata male, una stagione affrontata male e finita peggio, ma sono sicuro che il Siena ritornerà subito in serie A. Dopo sette anni consecutivi, non si è più una meteora, ma una realtà.”

 

Pochi passi ancora e ci troviamo davanti un’altra faccia conosciuta, un personaggio controverso che, comunque, ha avuto il merito di far parte di quella dirigenza che riconquistò dopo 52 anni la serie B.

E’ Antonio Ponte, rilassato e con un cappello simile a quello tanto amato da Lapo Elkan, per difendersi dall’implacabile sole di questi giorni.

 

“Appena posso vengo a Siena, città fantastica.”

Gli presentiamo Claudio Corradini

“Ma io già lo conosco, ci siamo incontrati una volta durante il passaggio di proprietà dalla SNAI al famoso 40-40-20. Ci lasciò una buona squadra che, con pochi ritocchi, fu promossa. Che ricordi fantastici.”

Poi, rivolgendosi a Corradini

“Credo che si possa dire che tutte le grandissime soddisfazioni che il Siena e i tifosi hanno raccolto dal 2000 fino alla scorsa stagione siano, in minima parte, anche merito nostro. Se penso che a distanza di soli tre anni da quella promozione con Antonio Sala il Siena è arrivato in serie A, ancora non mi sembra vero.”

Si emoziona visibilmente mentre ci saluta

“Non perdete la fiducia, state vicino alla società e alla squadra. E’ molto importante, ricordatevi di quella stagione.”

 

Ma gli incontri, in questa giornata bollente, non sono finiti. Mentre Corradini ripercorre con malcelata nostalgia la sua avventura senese, incrociamo, accaldato, ma sorridente come sempre, Massimo Mezzaroma, alla ricerca di un bicchiere di thè freddo. Presentazioni d’obbligo e breve scambio di opinioni, ovviamente sulla Robur:

 

“Stiamo lavorando per ritornare nella categoria che abbiamo lasciato da poco. Sono contento di quanto fatto fino ad ora, dell’entusiasmo del gruppo e dell’allenatore. C’è ancora un mese e mezzo di mercato, faremo ancora qualche movimento. Cercheremo di migliorare ancora. Ho tanto entusiasmo e vedo che tanti tifosi stanno apprezzando il nostro lavoro. Non voglio deluderli. ” (Nicnat)

Fonte: Fedelissimo Online