Massimo Carignani: “Il Siena e la Robur si devono rispettare e amare”
Povera Robur, neppure con un vantaggio di ben tre reti, sei riuscita la superare la semifinale di Coppa Italia di Lega Pro, traguardo minimo di una stagione che iniziata con tante novità sia sul campo e poi in società (vedi il contributo di tanti soci senesi e non) e che si sta concludendo nel peggiore dei modi.
Peccato, la non chiara situazione societaria e la rivoluzione di Gennaio con 10 partenze e 8 arrivi hanno determinato un’involuzione tecnica a tutti i livelli.
Le premesse dopo l’esaltante ritorno nel calcio professionistico erano diverse e in cuor mio mi illudevo di un esaltante cammino finale.
Non solo ciò non è avvenuto, ma adesso occorre stare attenti a non farsi superare dalle compagini che ci seguono in classifica.
Solo Lucchese sembra attanagliata da problemi tecnici gravi, tutto il resto del gruppo sta lottando e ottenendo risultati importanti vedi Rimini e Santarcangelo.
Indossare la maglia bianconera deve essere un onore per tutti, così come sedersi sulla panchina in qualità di allenatore.
Insomma ci vuole passione, determinazione e coraggio. Basta con le chiacchiere, le conferenze stampa, gli annunci roboanti della società è sul campo che ci si deve impegnare e ottenere i risultati.
I tifosi del Siena ed io con loro, seppure da lontano, hanno fatto sempre il loro dovere incitando la squadra dal primo all’ultimo minuto di ogni partita, sono stati sottoscritti oltre 3000 abbonamenti, quarta o quinta società di tutta le Lega Pro.
La delusione è tanta e le giustificazioni di società allenatore e giocatori non sono più valide.
Sono avvilito e deluso, anche se le maglie bianconere sono sempre nel mio cuore.
Nel mio studio legale campeggia una vecchia fotografia che vede raffigurato tra gli altri l’allenatore Toneatto, Bastiani, Manguzzi, Mazzei e bomber Basilico serie C anche quella, ma altra storia e altra passione!!
Il Siena e la Robur si devono rispettare e amare. Questo è un concetto chiaro almeno per me!!
Massimo Carignani