MALESANI: RIMANIAMO UNITI, NON FATECI ESSER VITTIME DEI RISULTATI
Dopo la sconfitta nel derby con la Fiorentina e alla vigilia della gara con l’Inter, Alberto Malesani ha tante cose da dire. Lo fa serenamente, ma con il tono di voce un po’ più alto del solito. Per farsi sentire meglio.
L’aria che si respira dopo l’1-5. “Sono qua da un mese e mezzo e non ho la bacchetta magica. Non è un mettere le mani avanti perché non ne ho proprio bisogno. Sono arrivato per portare avanti un progetto e per ottenere risultati. Mi sembra che in parte gli obiettivi siano stati centrati. Abbiamo vinto due sfide importanti, perso a Bari a tempo scaduto e contro il Palermo il Signore non ha guardato dalla nostra parte. Rode, parecchio, aver perso in casa con la Fiorentina, a me più degli altri. Ma tutta la depressione che avverto non mi sta bene. Sono d’accordo che era un derby, sono d’accordo se mi dite che la squadra pecca in attenzione e se mi dite che abbiamo scarsa capacità realizzativa. Ma a sentir dire che è tutto da buttare, no, non ci sto. I ragazzi hanno messo impegno, hanno giocato. Stavamo facendo possesso palla noi, stavamo tirando più volte in porta degli avversari, poi abbiamo perso due volte l’uomo, Curci ha perso palla ed eravamo sotto di tre gol. E affrontavamo la Fiorentina che ha battuto il Liverpool in casa sua, che ha un allenatore stabile da quattro anni e che sta portando avanti un progetto. Invece di drammatizzare, pensiamo che abbiamo perso tre punti contro una grande avversaria. Sono arrivato in un clima di contestazione, di totale caos, con un possibile passaggio di proprietà che avrebbe potuto destabilizzare la squadra. Invece no, i ragazzi hanno continuato a lavorare, a concentrarsi. Ho accettato perché convinto che il miracolo potesse esserci: i miracoli, però, si fanno tutti insieme”.
Il mercato. “In tutto questo caos ci si è messo anche il mercato. Lo dico, di nuovo, a chiare lettere: ho parlato sia con Lombardi Stronati che con Mezzaroma che tra l’altro è vicinissimo alla squadra: mi ha chiamato anche dopo la partita. Entrambi hanno accettato i miei consigli, siamo tutti d’accordo. Il primo, necessario, passo è stato fatto: ci servava un centrale, è arrivato Cribari. Ovvio, anche lui non ha la bacchetta magica, ma è l’uomo che fa al caso nostro. Per quel ruolo siamo a posto. Aspettando il ritorno di Rossettini, che sarà uno degli acquisti più importanti per il Siena, potremmo aver bisogno di un terzino, potremmo ritoccare il centrocampo e l’attacco”.
Guardare avanti. “Non mi interessa se questa situazione è figlia di errori fatti in estate o in passato. Il presente è questo e guardare a ciò che stato è un errore. Io mi assumo le responsabilità di quanto fatto dal mio arrivo. Dico che perdere fa male, ma che l’unica cosa da fare adesso è incassare la sconfitta e andare avanti. Il mio compito è correggere gli errori, gli stessi di sempre. Non mi sembra che prima le cose andassero meglio. Datemi tempo, però: sto lavorando su concetti diversi da prima, sto portando avanti un altro tipo di lavoro. Se buttiamo a mare tutto, significa che il Siena è vittima del singolo risultato. Questo non mi va bene. Il nostro campionato non lo vinciamo battendo certe squadre”.
L’Inter. “Abbiamo preparato la partita di domani come tutte le altre. Correggendo gli sbagli, per non commetterli più. Con impegno e voglia. Siamo carichi, consapevoli del valore dell’Inter, ma anche del fatto che ogni partita inizia sullo 0-0. Tutti ci danno già per spacciati, ma non è così. Guardate cosa ha fatto il Catania con la Juve. Dovremo avere la forza di provarci, siamo anche in credito con la fortuna. La bara si chiude quando la condanna è matematica. Non ora. Anzi, affrontare adesso una squadra come l’Inter o il Milan è uno stimolo in più: è contro certi avversari che puoi testare il tuo valore. L’Inter è sicuramente la candidata al primato, uniche rivali Milan e Juventus. Diciamo che a questo punto la classifica è delineata, dice già quali squadre possono puntare allo scudetto, quali alla Champions, quali alla permanenza in serie A”.
Caso Balotelli-Verona. “Troppo spesso i veronesi vengono tacciati come brutte persone e da veronese ne sono dispiaciuto. In realtà molte cose vengono strumentalizzate e amplificate: tre o quattro individui fuori dal mondo vengono presi a modello di un’intera città. In realtà a Verona si sta bene, ci lavorano tanti extracomunitari e non è un caso che anche molti calciatori e allenatori abbiano deciso di andarci a vivere. Non si può etichettare i veronesi per colpa di gente che va allo stadio per scaricare le proprie frustrazioni. E per fortuna che va allo stadio a farlo, aggiungo. Per quanto riguarda Balotelli credo che nelle sue scuse stia tutta la verità e che sia stato fortunato a trovare un tecnico che lo sta facendo crescere bene, dandogli i giusti consigli”. (Angela Gorellini)
Fonte: Fedelissimo on line