MALESANI NON CI STA: UN’INGIUSTIZIA, VENDEREMO ANCORA PIU’ CARA LA PELLE

 

Non sono serviti tre giorni e mezzo ad Alberto Malesani, per superare la sconfitta di San Siro. A farlo infuriare continua a essere l’errore dell’arbitro, la relativa indifferenza con cui i media hanno affrontato l’argomento (o proprio non l’hanno affrontato) e le successive dichiarazioni di Collina. E, naturalmente, le squalifiche di Reginaldo e Cribari.

Cosa le brucia di più?
“Avremmo meritato di vincere quella partita, non di pareggiarla, di vincerla. E invece è andata come sappiamo. Peruzzo, tra l’altro veneto, ha commesso un errore grossolano, dopo aver arbitrato bene fino a quel momento. Nessuno ha sottolineato il suo errore, anzi, gli è stata data la sufficienza in pagella. Tutti zitti, quando per episodi simili, ma successe a grosse squadre, i media imbastiscono campagne promozionali per giorni e giorni. Capita a noi e dopo un’ora non se ne parla più. Non è giusto: noi non facciamo audience e par attirare l’attenzione dobbiamo stravincere. Non va bene che nell’incertezza venga premiata sempre la squadra più grossa”.
Delle dichiarazioni di Collina che ne pensa?
“Che non vanno bene: la punizione poteva starci? No. Non rende merito a chi ha giocato bene, una grande partita. Perché non dire le cose come stanno? ‘Sei giovane, hai diretto bene, negli ultimi minuti ti sei perso’: è anche un modo per far crescere un arbitro giovane che sta imparando. Gli arbitri non vanno protetti, possono sbagliare, come sbagliamo noi, come sbagliano i giocatori. Ma come noi veniamo esonerati e come i giocatori pagano, anche a loro andrebbero fatti notare gli errori. Non vado neanche più agli incontri con gli arbitri: chiedono collaborazione, poi non collaborano. Mi piacerebbe che Collina fosse risoluto in questo ruolo come lo era in campo. Mi ha arbitrato tante volte, con lui ero sicuro”.
In tutto ciò ha ‘perso’ anche Cribari e Reginaldo…
“Oltre il danno la beffa: come si fa a squalificare per due giornate un ragazzo che era deluso per una sconfitta dopo una gara dominata dalla propria squadra? Non abbiamo fatto niente di male, è qui che invoco la sensibilità. E’ gravissimo, è un disastro, è un’ingiustizia”.
E’ stato Mourinho ad avvicinarla nel dopo partita?
“Sì, mi ha detto di essere dispiaciuto e io ho preferito parlarci in disparte. Ma il problema non è lui”.
La staffetta Curci-Pegolo?
“E’ stata una scelta tecnica, perché Curci era molto nervoso e non volevo che il nervosismo condizionasse la sua prestazione. Nessuna punizione. Ci ho già parlato, spero che ritrovi la giusta tranquillità. Si è comunque trattata di una scelta relativa alla sola sfida di Milano”.
Perché Maccarone punta centrale?
“Perché guardando agli avversari mi sembrava la soluzione giusta. Credo però che Maccarone renda al meglio partendo da sinistra”.
Anche Jajalo ed Ekdal hanno fatto bene.
“Jajalo è arrivato a Siena per fare il trequartista, io l’ho provato in altri ruoli, che credo gli si addicano di più. Per quanto riguarda Ekdal il suo ruolo è quello. Hanno fatto bene entrambi, ma il merito è anche dei compagni: i giovani crescono se la squadra li mette in condizione di farlo. Con l’Inter è successo. Ekdal alla Juve? Non credo, perché il ragazzo ha ancora bisogno di crescere e di giocare, qua può farlo. E’ ancora giovane, spero proprio che ce lo lascino ancora per sei mesi”.
Soddisfatto della prova dei due centrali di difesa?
“Cribari è cresciuto rispetto al derby, per lui si tratta soltanto di ritrovare la giusta condizione fisica. Per riuscirci deve allenarsi e giocare. Anche Brandao l’ho vosto meglio: ho parlato con il ragazzo spiegandogli cosa non va e sto vedendo già una crescita”.
Quali allora gli aspetti positivi della partita di Milano?
“Avevo detto di non essere d’accordo sui giudizi dati dopo il derby: contro l’Inter lo abbiamo dimostrato. Stiamo crescendo, dobbiamo ancora migliorare in certi particolari, ma ci stiamo lavorando. L’ingiustizia subita, non in malafede, ma comunque subita, ci ha dato ancora più carica. Sono convinto che è proprio dalle cose negative che si costruisce la forza dell’animo. Venderemo ancora più cara la pelle”. (Angela Gorellini)

Fonte: Fedelissimo on line