MALESANI: ABBIATE FIDUCIA E STATECI VICINI, SERVE COMPATTEZZA
Adora la bici, Alberto Malesani e il paragone gli viene proprio bene. “Dopo una salita c’è sempre una discesa”. E’ sempre colorito il modo di esprimersi del mister bianconero, e anche il modo in cui invita alla calma. Ora più che mai. Continua a non voler parlare di mercato, argomento che spetta al presidente, senza tralasciare, al solito, un encomio all’impegno e alla volontà dei ragazzi, attualmente a sua disposizione.
Malesani, come ha ritrovato la squadra alla ripresa, dopo la trasferta di Milano?
“Bene. Stiamo lavorando sodo, come dal primo giorno che sono qua: doppie sedute, allenamenti continui. Dobbiamo cercare di migliorare gli errori di sempre, la nostra pecca. Errori che nascono da lontano, dall’inizio dell’anno, e che vanno oltre l’aspetto tecnico-tattico. Dopo la sconfitta con la Fiorentina abbiamo dimostrato di esserci, di essere all’altezza, lo faremo anche domenica. Siamo migliorati tantissimo sul piano del gioco, stiamo bene dal punto di vista fisico. Sto attendendo con fiducia quello che ci spetta: che la fortuna ci dia ciò che è nostro e che varie situazioni girino a nostro favore. Evitate le ricadute la nostra strada sarà in discesa, chi va in bici lo sa…”.
Sulla sua situazione: si è parlato di panchina in bilico…
“Conosciamo il calcio, sappiamo bene com’è: dopo la partita con l’Inter ho ricevuto i complimenti da tutto il mondo, quattro giorni dopo sono un deficiente. Rimango tranquillo: avverto la fiducia della società, con il presidente mi sento continuamente. E, cosa ancora più importante, avverto la fiducia della squadra. Il gruppo è compatto e adesso si sono risolti anche i problemi esterni. C’è unità di intenti tra squadra, staff, società, Banca, istituzioni, Comune e tifosi. Anche loro ci sono vicino e spero che domenica lo siano ancora di più. La situazione non è tragica come all’inizio: stiamo forse pagando per un vuoto precedente, ora è il momento di ripartire, di ricostruire”.
Guardando il calendario e facendo due conti…
“Allora non ci siamo capiti: non dobbiamo guardare ai calendari e nemmeno fare conti. Nella posizione in cui siamo dobbiamo solo vivere alla giornata: domenica affrontiamo il Cagliari e al Cagliari dobbiamo guardare. Per vincere e dare una soddisfazione alla città e al presidente, il cui esordio è stato sfortunato. Dobbiamo tenere fuori i problemi, le voci, tutto il resto. Sennò non si va da nessuna parte. Lo ripeto ancora: siamo uniti e stiamo dando il massimo, anche più del possibile”.
Allora cosa dice del Cagliari?
“Vedete, parlando del Cagliari è inevitabile un parallelismo con il Siena. Ai sardi sono servite due-tre vittorie per creare nell’ambiente quell’entusiasmo necessario per fare un grande campionato. A noi manca proprio quel successo che ci dia morale. Ma il Cagliari è una squadra che da due anni a questa parte gioca con gli stessi nove-dieci uomini. Il Siena è una squadra nuova con un allenatore nuovo che sta cercando di far assimilare ai suoi ragazzi nuovi metodi di lavoro. E ci sta riuscendo. So che il tempo stringe, ma dovete darmene. Siamo anche in anticipo con i tempi: stiamo calmi che le cose si rimettono a posto. Ricordate: se si va in B si va in B tutti insieme, stampa compresa”.
Senza parlare dei singoli, quanti giocatori ha chiesto?
“Ora basta, non voglio più ripeterlo: di mercato parlatene con Mezzaroma. Con il presidente ci sentiamo quotidianamente e sa cosa penso. Ho fiducia in lui, sta lavorando sodo per portare a termine le giuste trattative. Servono innesti che vadano a migliorare una rosa già buona. Abbiate fiducia anche voi”. (Angela Gorellini)
Fonte: Fedelissimo on line