MALAGO’: AGGRAPPATI ALLA SPERANZA, ANCORA NON CI RASSEGNIAMO

 

L’entrata in campo di Marco Malagò, domenica scorsa, ha coinciso con un secondo tempo di personalità da parte dei bianconeri e alla loro rimonta sul Bari. Il difensore ha messo sul piatto quell’esperienza in più utilissima in certe delicate situazioni. Quella stessa esperienza che per molto tempo non ha potuto donare alla squadra, a causa di qualche infortunio di troppo rimediato durante il cammino.
Malagò, qual è il significato della vittoria con il Bari?
“E’ stato sicuramente un successo di fondamentale importanza, che ci consente di sperare ancora e di continuare a lottare per questa salvezza disperata. Siamo consapevoli della difficoltà dell’impresa, ma non dobbiamo pensarci, per non rendere il tutto ancor più complicato. Dobbiamo guardare una gara alla volta, niente di più”.
Cosa è successo domenica tra il primo e il secondo tempo?
“La gara è iniziata in salita: la forza dell’avversario che avevamo davanti, in grado di mettere in difficoltà anche le squadre più forti e il clima di rassegnazione che si respirava allo stadio hanno condizionato l’andamento dell’incontro. Fortunatamente siamo riusciti a sbloccarci, a mettere da parte i problemi e a imporre al Bari i nostri valori. A fine partita, come succede sempre quando vinciamo, il mister si è complimentato con noi”.
La sua partita invece?
“Sono contento perché venivo da un infortunio e non era facile subentrare all’improvviso in una sfida difficile come quella con il Bari. Credo di aver avuto un buon approccio e aver contribuito a un successo mi dà ancora più soddisfazione”.
Si aspetta di giocare adesso?
“Me lo auguro, come ogni mio compagno. Ce l’ho messa tutta, poi le scelte spettano al mister. Appena arrivato, vuoi per scelte tecniche o obbligate, ho giocato subito. Poi qualche infortunio mi ha penalizzato. Capisco però che a questo punto della stagione, con cinque partite da disputare, non avrebbe troppo senso stravolgere un reparto. Sono comunque contento di essermi ritagliato uno spazio importante. In una partita di un certo valore”.
Domenica prossima conteranno di più le motivazioni del Siena o la grinta di un trasformato Catania, sempre spinto da un gran pubblico?
“Se gli etnei non avessero pareggiato nell’ultima uscita sarebbe stato molto meglio… Ma sicuramente le nostre motivazioni avranno un gran peso. E’ un campo difficile, quello siciliano, ma noi siamo determinati a centrare il risultato. Non credo che sarà tanto peggio, lo dico a malincuore, della situazione vissuta in casa domenica”.
Non ci sarà Mascara, ma Maxi Lopez sembra davvero incontenibile…
“Almeno questo… Va beh… Loro avranno Maxi Lopez, noi abbiamo un grande Ghezzal. Abbiamo entrambi qualcuno a cui pensare…”.
Negli appuntamenti topici della stagione, vedi con la Lazio e con l’Atalanta, avete fallito, forse per la troppa tensione. Un errore da non ripetere?
“La grande rincorsa che ci sta permettendo di sperare ancora, ci ha fatto spendere tante energie fisiche e nervose. Così quando siamo arrivati agli scontri diretti più importanti ci è mancato qualcosa. Però con il Bari è andata bene: è sempre una questione di risultato. Caricarci troppo, di fronte a certe sfide, è uno sbaglio: domenica dobbiamo scendere in campo nella consapevolezza che non sarà una partita qualunque, ma senza esagerare”.
La corsa è sul Bologna?
“La classifica non andrebbe guardata, ma penso proprio di sì, i numeri a oggi dicono questo. Può sembrare una stupidaggine, ma sapere di dovertela lottare con una squadra dal nome meno altisonante, che ne so della Lazio, può essere uno stimolo in più. Sono piccole cose, ma anche i dettagli più miseri, in un momento come questo, possono servire a darci forza, sicurezza e motivazioni. La situazione è difficile, ma continuiamo a sperare. I punti ce lo consentono”. (Angela Gorellini)

Fonte: Fedelissimo on line