Magrini: “Non siamo stati i soliti nel palleggio e nella gestione, bravi a saper soffrire”

Nel post-gara si è presentato in sala stampa il tecnico bianconero Lamberto Magrini. Queste le sue dichiarazioni:

Partita – “Quando non prendo gol mi fa sempre piacere, significa che almeno la fase di non possesso l’abbiamo fatta bene. Non siamo però stati i soliti, nel palleggio e nella gestione abbiamo un po’ peccato. Ho visto che dopo due buone gare sotto l’aspetto dell’intensità facciamo un po’ fatica. Abbiamo avuto anche tre occasioni buone per segnare, loro su azione non sono stati quasi mai pericolosi”.

Condizione – “Per Bianchi è stata la miglior partita, non a caso domenica aveva giocato 30 minuti. Si capisce che, chi è più fresco, la domenica può fare meglio. I vari Masini, Biancon e Galligani non hanno mai riposato, infatti la condizione generale non è ancora quella di una squadra in forma che garantisce sempre la prestazione sotto l’aspetto fisico. L’abbiamo comunque gestita abbastanza bene, ci si aspettava qualcosa in più ma l’importante è vincere”.

Sofferenza – “Una squadra forte è quella che mentalmente riesce a soffrire, questo fa parte delle caratteristiche delle squadre che vincono le partite sporche”.

Infrasettimanale – “Per noi un problema perché avevo in mente di fare determinate rotazioni, ma con qualche ragazzo facciamo ancora fatica. Abbiamo ancora due giorni di tempo, vediamo se almeno 2-3 elementi più pronti possono darci una mano dall’inizio”.

Singoli – “Granado ha fatto un’ottima gara, ma non ne aveva più. Vediamo se Ricciardo avrà recuperato al meglio, non avrà novanta minuti ma ci può dare una mano, così come Achy e Candido. Le difficoltà comunque ce le hanno anche gli avversari. Devo pensare a chi schierare come 2004, anche Morosi avrebbe bisogno di una settimana di recupero”.

Boccardi – “Penso che non ci sarà neanche domenica prossima, perché anche se fosse a disposizione ho sempre paura di una ricaduta. Lo reputo un giocatore troppo importante, un’ulteriore ricaduta sarebbe una mazzata troppo importante della squadra”. (Jacopo Fanetti)

Fonte: Fol