Maddaloni: “Atteggiamento sbagliato dopo il 2-0, non si possono prendere due gol in quel modo”
A fine partita ha parlato anche mister Massimiliano Maddaloni. Di seguito le sue dichiarazioni:
Partita – “Ero sconcertato perché non si può prendere due gol in quel modo, mi sono incazzato con la squadra. Tra l’altro con soli due tiri in porta. Come successo con il Modena, ci hanno fatto due gol su due tiri. Oggi ci è andata bene perché abbiamo fatto gol. In questo dobbiamo migliorare, alla squadra gliel’ho detto. Abbiamo avuto la partita in mano tutto il tempo e creato tantissime occasioni”.
Reti subite – “Sul calcio d’angolo eravamo fermi come pali. Se sul 2-0 siamo più cattivi non prendiamo gol, invece li abbiamo fatti subito rientrare in partita. Sul secondo gol abbiamo fatto un errore dando troppo spazio ad Udoh, non l’abbiamo seguito e lui ne ha approfittato”.
Attacco – “Noi abbiamo attaccanti particolari, quando davanti abbiamo squadre basse è bastato entrasse uno con caratteristiche fisiche importanti e dentro l’area abbiamo acquisito un peso diverso. Non è colpa di nessuno, sono le nostre caratteristiche. Peraltro oggi tutti gli attaccanti hanno fatto gol”.
Caccavallo – “Ha grosse qualità, gli andavano dati tempo e fiducia e lui ha risposto alla grande. Dovevo solo analizzare il quarto d’ora di blackout che stava per costarci la partita, è l’aspetto dove dobbiamo lavorare”.
Karlsson – “È entrato è ha dimostrato di essere un giocatore pronto all’esigenza. Sono contento per lui perché aveva bisogno di autostima”.
Area di rigore – “Una squadra forte si vede in quante persone attacca la porta. Nel terzo gol eravamo in quattro in area, oggi volevo riempissimo meglio l’area e l’abbiamo fatto. Oggi l’Olbia, a differenza delle partite che aveva giocato con Reggiana e Pescara, non ha avuto occasioni, i gol glieli abbiamo fatti fare noi. Questo vuol dire che il Siena sta crescendo”.
Correzioni – “Sono sincero, se fosse finita 2-2 saremmo qui a raccontare altro. Il calcio è veramente strano, in questo momento siamo tutti contenti ma potevamo non esserlo. Mi arrabbierò lo stesso con la squadra perché non possiamo buttare via tutto quello che di buono abbiamo fatto. Appena fatto il secondo gol ho visto un atteggiamento come se fosse finito la partita”.
Cambio modulo – “Ho cambiato assetto e sono passato al 4-2-3-1, perché avevo bisogno che ci fosse qualcuno vicino a Karlsson. A volte lo ha fatto Guberti, a volte Disanto”.
Mentalità – “L’abitudine a vincere crea mentalità. Questa squadra a volte la vedo ancora impaurita e con il freno a mano tirato. Questa vittoria ci potrà dare una mano. Due vittorie al novantesimo? Vuol dire che ci crediamo fino alla fine. Vogliamo fare la partita e oggi l’abbiamo fatto, ma per 10 minuti abbiamo staccato la spina”.
Varela – “Il suo ruolo è il sottopunta, ha bisogno di giocare dove vuole lui ma va messo in un contesto di squadra. Se giocasse insieme ad un altro attaccante dovrei trovare un altro tipo di centrocampo per equilibrare la squadra. Oggi ha giocato centravanti e soffre da morire quando gioca di spalle, si vede. Se non segna si butta giù, ho comunque provato dal campo ad incitarlo”. (Jacopo Fanetti)
Fonte: Fol