Maccarone ha deciso: ciao Siena
Mettiamoci l’anima in pace. Chi sperava che la maglia numero 32 fosse indossata ancora da Massimo Maccarone può deporre le sue speranze nel cassetto.
Indiscrezioni molto attendibili provenienti dall’ambiente societario rosanero riferiscono che il giocatore ha già parlato telefonicamente con il DS Walter Sabatini dichiarandosi disponibile al trasferimento. Conferma in questo senso arriva anche dal procuratore di Maccarone che, poche ore fa, avrebbe invitato la società bianconera ad iniziare la trattativa per la sua cessione.
Palermo o un’altra società, ma questo poco importa a chi sperava in un epilogo diverso.
Sempre da Palermo ci riferiscono che l’offerta che i rosanero presenteranno al Siena sarà di 4 mln di euro più il cartellino di Davide Succi, ma qui sia apre un altro scenario di cui parleremo in un secondo momento.
Per Maccarone sarebbe pronto un contratto triennale a 850.000 euro più una serie di benefit.
Tra poche ore questa indiscrezione dovrebbe trovare una conferma e la Robur perderà un giocatore molto importante, forse determinante, sicuramente colui che poteva diventare il simbolo della rinascita.
Il tutto nonostante le dichiarazioni di Paolo Fabbri, agente del calciatore che, nei frequenti contatti avuti con lui, ci ha dato la netta impressione, e non ce ne voglia, di rispondere alle domande che gli vengono poste adattandole all’interlocutore che si trova dall’altra parte del telefono.
In queste ultime settimane Maccarone non ha mai rilasciato dichiarazioni, ha scelto la linea del silenzio mandando allo scoperto, come è giusto che sia, il suo procuratore, ma è strano o quanto meno singolare, che davanti ad una valutazione positiva della proposta espressa dall’agente, il giocatore prenda la strada opposta.
Non vogliamo polemizzar con nessuno, tanto meno con Maccarone di cui rimarrà sempre il ricordo e la gratitudine per quanto fatto per la Robur, ma questo distacco si poteva e doveva gestire meglio.
Se una proposta viene definita seria ma viene accantonata, l’unica chiave di lettura può essere quella di una decisione già presa da tempo, probabilmente da prima di partire per le vacanze e che né il giocatore né il suo agente si aspettavano una proposta come quella presentata dal Siena.
Sarebbe stato più comprensibile se Maccarone avesse detto subito che non se la sentiva di scendere in serie B, risparmiandoci questo stressante teatrino che non giova a nessuno, certamente non al giocatore.
Dispiace che in tanti, noi per primi, ci eravamo illusi di vivere una storia diversa, una di quelle che il calcio di una volta regalava ai tifosi, veri ed ultimi difensori di una maglia e di una bandiera.
Chi non ricorda Gigi Riva che per aver sposato Cagliari e la Sardegna rifiutò il trasferimento alla Juventus o, senza andare tanto lontano, Stefano Argilli che rinunciò al salto di categoria con il Lecce per contribuire alla salvezza della Robur?
Storie di altri tempi, ma anche di un altro calcio. (nicnat)
Fonte: Fedelissimo Online