Lorenzo Mulinacci: troppe polemiche non aiutano
Fino a qualche tempo fa ero solito intervenire nei commenti dicendo la mia come tifoso e anche come presidente dei Fedelissimi sempre firmandomi. Poi mi fu detto dai “soliti” che non era giusto che io intervenissi perché così limitavo la libertà di espressione dei commentatori.(sic)
Il club è una cosa, ma questo sito è una testata giornalistica con un direttore e io sono ospite come tutti gli altri che lasciano commenti, come del resto quelli che commentano non appartengono, al 95%, al Siena Club Fedelissimi ma sono dei semplici tifosi.
Fatto questa premessa vorrei esprimere il mio pensiero che, anticipo, non sarà in linea con chi spadroneggia con commenti dal fare dittatoriale e senza per questo venire accusato di essere comprato, colluso, ruffiano di DS, Presidenti, amico dei giocatori ecc.
Condivido in pieno la lettera accorata di Stefano scritta allo scopo di ritrovare un clima di serenità e di giusta e speranzosa attesa verso la prossima stagione che per me ha solo un obiettivo:
VINCERE IL CAMPIONATO!!!!
Il Siena ha tutte le carte in regola per tornare in serie A:
– Una società
– Un DS tra i migliori d’Italia che tutti abbiamo invocato, un allenatore che due anni fa ha vinto con il Bari la serie B
-Uno sponsor tra i primi quattro della serie A, figuriamoci in B
Tutti siamo rimasti scottati dagli ultimi 5 mesi della gestione Stronati, ma non rinnego i due anni e mezzo di grandi gioie regalateci con Beretta e Giampaolo in panchina.
Adesso abbiamo voltato pagina, dobbiamo essere vigili, forse più che in passato, ma questo non significa essere disfattisti e contrari a tutto quello che viene fatto dalla società. La mia garanzia per l’allestimento della squadra è Perinetti, un DS tra i migliori d’Italia che tutti abbiamo voluto (giustamente giudicando le ambizione della società in base al DS che arrivava), un allenatore che due anni fa ha vinto un campionato alla grande con il Bari.
Se si ha fiducia nel DS, e la soddisfazione esternata al suo arrivo dimostrano questo, non possiamo mettere in discussione ogni sua mossa, giudichiamo il lavoro finito e non ogni mossa o presunta tale.
Capitolo Maccarone, argomento del momento.
Io per Maccarone nutro la massima stima, non l’ho mai messo in discussione nemmeno quando per lunghi periodi non segnava. L’ho applaudito anche a Roma quando è venuto a salutare con le lacrime agli occhi lanciando la maglia (che i “soliti” volevano ritirare in campo).
L’ho sostenuto l’anno scorso quando, ad inizio di campionato, attraversava un periodo difficile e dopo una vittoria fu addirittura aggredito (verbalmente) la domenica sera all’uscita di un locale cittadino.
Quattro salvezze portano la sua firma e per questo rimarrà sempre nella storia della Robur. Se ora ha deciso di andare via lo fa per sua scelta (non come Portanova che fu messo nelle condizioni di andarsene) perché a 32 anni non se la sente di giocare in B e la prospettiva sarà sicuramente una grande società. Secondo me va capito e salutato con un’ abbraccio per le gioie che ci ha fatto vivere.
Dalla società mi aspetto che i soldi ricavati vengano spesi in un sostituto all’altezza, non è possibile trattenere nessuno per forza.
Noi tifosi giustamente chiediamo il massimo sforzo a tutti giocatori, allenatori, presidenti istituzioni ma anche noi dobbiamo tornare a recitare il ruolo di 12° cercando di mettere tutti nelle condizioni di rendere al meglio. Dobbiamo ricreare quel clima avevamo l’anno della precedente promozione. In una piccola realtà come Siena se tutti non siamo uniti a tirare dalla stessa parte si va poco lontano.
Ognuno è libero di esprimere la propria opinione, in massima libertà, ma non mi sembra corretto che ci sia qualcuno che pretenda unità di pensiero, il suo, e che si ritagli il ruolo di insegnare ad altri come essere tifosi. Io e i Fedelissimi non lo facciamo ma nessuno si deve permettere di insegnare come fare a noi.
Siamo retrocessi dopo 7 anni, siamo depressi e delusi ma a questi sentimenti negativi contrapponiamo, come antidoto, la fiducia di ritornare a volare. Essere tifosi non è solo sinonimo di essere incazzati con il mondo, vedere complotti da ogni parte, scriversi una lettura dei fatti e pretendere che altri la pensino nello stesso modo sennò sono comprati, essere tifosi è anche una gioia, quella che ora manca ma che vogliamo ritrovare al più presto.
Esistono tanti modi di essere tifosi e tutti legittimi e apprezzabili, il mio, quello del Club di cui ho l’onore di essere presidente, è questo. Ben lieti se altri lo condividono.
Lorenzo Mulinacci – Presidente Siena Club Fedelissimi