Lorenzo Mulinacci: chiuso il passato, voglio guardare al futuro
Il mio pensiero è noto fin da febbraio e per me l’unica cosa che contava era liberarsi di Montanari e per questo motivo mi era venuta meno anche la voglia di andare allo stadio. Non sono un mago, magari lo fossi, avevo semplicemente notato i tanti segnali che arrivavano da tutte le parti e quindi consideravo le partite, da marzo in poi, solo inutili amichevoli. E così purtroppo è stato. Acqua passata.
Sinceramente speravo nella serie D, anche se non era così scontata come le altre due volte. Non sono in grado di capire se per la FIGC hanno pesato gli altri due fallimenti, oppure se il Sindaco poteva fare di più anche facendo leva sulla politica romana, che è la stessa che amministra Siena. Non lo so e non posso saperlo, ma di una cosa sono sicuro: uno dei veri responsabili, oltre a Montanari, è sicuramente la vecchia amministrazione, colpevole di avere portato a Siena gli armeni e di avere firmato un contratto assurdo per l’assegnazione dello stadio. Ancora oggi nonostante ACR Siena sportivamente non esista più, quella convenzione non permette al Comune di riappropriassi definitivamente dello stadio.
Colpevole principale, infine, di questo disastro è sicuramente la Infinet che prima ha “suggerito” a De Mossi gli armeni e dopo ha gestito il passaggio a Montanari decretando così la chiusura del calcio professionistico a Siena.
Adesso mi auguro che il Sindaco scelga il gruppo migliore a cui affidare l’ennesima rinascita del calcio bianconero. Una proprietà che garantisca solidità, progetti, stabilità e ovviamente risultati sportivi.
Due vittorie di campionato per tornare tra i professionisti!!!!
Il campionato d’Eccellenza per chi ha vissuto la serie A è dura, lo capisco, ed ognuno deve fare le scelte che si sente di fare circa la presenza allo stadio o meno. Tante squadre anche più blasonate di noi ci sono passate, ora tocca a noi ripartire dalla categoria più bassa dal 1904 ad oggi.
Io seguirò la squadra con entusiasmo in casa e se posso anche in trasferta. Digerita la delusione, si deve reagire e ripartire con forza per sostenere i nostri nuovi idoli. (Lorenzo Mulinacci -Presidente SC Fedelissimi)
Fonte: FOL