Lorè: “Non è banale essere qui oggi, veniamo da mesi di grandi sofferenze”

Anche l’assessore allo sport Lorenzo Lorè è intervenuto nel corso della presentazione odierna. “Con l’amministrazione abbiamo condiviso ogni scelta e fatto squadra per arrivare ad oggi. Non è banale essere qui oggi nella Sala delle Lupe. Questo sottolinea il valore che ha per noi il calcio a Siena, ed è importante che la nuova proprietà lo senta e lo capisca e lo faccia proprio. Veniamo da mesi di grande sofferenze – rimarca Lorè – non è stato semplice trovarsi qui a commentare e mandare giù decisioni e passi che il vecchio Siena ha fatto sfidando non tanto noi, quanto la città. L’abbiamo fatto anche durante i giorni di Palio e l’abbiamo fatto con coraggio, perché Siena non meritava quello che ha vissuto”.

Anche l’assessore si sofferma sulla fermezza mostrata dalla nuova proprietà: “Il presidente Giacomini già il primo agosto ci ha detto: «le cose che pensate e volete fare datele già per fatte. La velocità che abbiamo nel mettere a terra i nostri obiettivi è propria delle aziende che gestiamo e così vogliamo fare con il Siena». Ora è il momento di usare questo atteggiamento per i prossimi mesi, lo facciamo con una squadra che già adesso si trova in ritiro a Chianciano Terme. Siena è comunque piazza molto esigente, i tifosi vogliono essere ascoltati e protagonisti”.

Toccato anche l’argomento stadio, ancora al centro di un contenzioso: “Al momento la situazione sullo stadio è chiara. Il 7 dicembre ci sarà l’udienza davanti al Tar, dove sono chiamati in causa il Comune e Montanari. Lì verrà deciso se tornerà in mano al Comune o se, non si sa per quale ragione, debba restare in mano a Montanari. Nel frattempo – sottolinea – sappiamo che dei creditori hanno presentato istanza di fallimento al tribunale di Siena. Ovviamente, se la società di Montanari dovesse fallire, lo scenario da qui al 7 dicembre cambia. Noi per ora abbiamo chiesto a Giacomini di occuparsi di calcio, nel momento in cui tornassimo nella disponibilità dei nostri impianti potremo fare tutte le valutazioni del caso mettendosi ad un tavolo. Fino ad allora credo non si possa parlare di niente”.  (J.F.)

Fonte: Fol