Lontani, ma vicini

Dopo tanti anni il Siena torna a giocare al Vanni Sanna di Sassari, un campo che una volta si chiamava l’Acquedotto. Ci andrà da capolista, seppur in coabitazione. Partita da affrontare con molta attenzione, ma senza assilli particolari. Di una cosa siamo certi: per la squadra di Pagliuca non farà differenza il nome dell’avversario di turno, l’ambiente o la forza dell’avversario e l’obiettivo di partenza sarà quello di raccogliere più punti possibili, con la solita determinazione, ma anche con attenzione e criterio.

Le prime partite hanno dimostrato che la Robur rispetta tutti, ma non teme nessuno, una frase sentita e risentita nel mondo del calcio, ma non sempre confermata dalla realtà dei fatti. Come abbiamo già sottolineato in un recente passato, il Siena è una squadra che gioca da squadra, chiunque scenda in campo sa di inserirsi in un mosaico preciso, con una mentalità che non consente variazioni sul tema e questa è la grande forza della Banda Pagliuca. Gli allenamenti giornalieri non servono solo per lavorare sulle gambe, ma anche e soprattutto sulla testa che poi è quella che alla fine fa la differenza. Quando una squadra riesce ad entrare nei cuori dei tifosi, come nel nostro caso, non c’è pressione e non ci sono obblighi se non quello di dare sempre il massimo, in ogni partita e contro qualsiasi avversario e su questo punto nessuno può avere dubbi, parlano i fatti. Ci aspetta una domenica di battaglia, prepariamoci a soffrire e seppur da lontano – tranne pochi encomiabili tifosi al seguito – sosteniamo i nostri ragazzi perché i pensieri positivi arrivano ovunque, non conoscono ostacoli e nemmeno il mare si può opporre. (NN)

Fonte: FOL