Lo sfogo di Paolucci
Un lungo sfogo quello rilasciato al nostro portale dall’attaccante del Siena Michele Paolucci. Il calciatore ha fatto un’analisi a 360° del suo attuale momento: “Sono situazioni difficili, non è facile trovarsi in queste condizioni. E’ chiaro che non sarei dovuto restare a Siena, ma alla fine le cose sono andate così e, al di là di restare o meno, per me è difficile allenarmi senza giocare, a differenza dei miei compagni”.
Hai avuto modo di leggere le dichiarazioni di Perinetti?
“Si, ma non ho mai detto di non voler restare qui. Anche perché l’unica volta che ho sentito Perinetti è stato il 23 giugno quando con Marotta mi ha telefonato per dirmi della comproprietà rinnovata. Mentre mister Conte l’ho incontrato il 20 luglio durante il ritrovo della squadra. C’è stata un’altra occasione in cui ho incontrato il mister ed era ad Aprile. Per caso ci incrociammo in un ristorante e ci siamo messi a parlare, ma nessuno sapeva allora che sarebbe diventato il tecnico del Siena. Quindi, non ho avuto modo di dire se volevo rimanere o meno. Comunque, non voglio soffermarmi sul passato. Ora guardo al presente con un occhio rivolto al futuro. Sono molto orgoglioso di questi mesi di crisi, mi hanno insegnato tanto, dalle difficoltà ho certamente imparato qualcosa. Ho avuto modo di stare con la mia famiglia, erano dieci anni che non passavo un fine settimana con loro. I miei familiari mi sostengono molto in questo momento. Sono orgoglioso di aver dimostrato di essere un professionista serio. Contro l’Atalanta, dopo essere stato messo in disparte, mister Conte mi ha chiesto la disponibilità e io ho subito accettato. Dopo quella sfida sono stato nuovamente messo in disparte. Mi sto allenando al 101%, sono consapevole che tra poco arriverà gennaio. E’ da settembre che lavoro tanto, anche il mister mi ha fatto i complimenti per la forma, pari a quella dei miei compagni che giocano sempre. Sto cercando di curare ogni singolo aspetto della mia forma fisica, voglio sempre migliorare e far si che se a gennaio ci sarà qualche pazzo pronto a puntare su di me troverà un atleta al top sia dal punto di vista fisico che mentale. Ho tanta voglia di dimostrare nuovamente quelle qualità che ho lasciato intravedere a Catania e Ascoli. Gioco a calcio per passione, non per i soldi, quindi non ne faccio un problema economico. Voglio rivivere le emozioni della partita. Ho tanta rabbia in corpo e voglio rivivere momento come quelli vissuto prima ad Ascoli, poi a Catania.
Rammarico per le scelte fatte in questo 2010?
“Col senno del poi sicuramente sembra che io abbia fatto le scelte sbagliate, ma sono ancora giovane e le difficoltà me le porterò dietro come bagaglio. In ogni cosa esistono sempre le difficoltà. Ho avuto la fortuna di indossare la maglia della Juventus e sarò sempre grato a Ferrara per l’opportunità che mi ha concesso. Sono convinto che lavorando ogni giorno le cose si sistemeranno e così potrò togliermi molte soddisfazioni come a Catania”.