LIVORNO-SIENA 1-2

LIVORNO (3-5-2): Rubinho, Perticone, Knezevic, Diniz; Raimondi (dal 33′ st Marchini), Moro, Mozart, Bergvold, Vitale (dal 40′ st Tavano); Lucarelli, Bellucci (dal 18′ st Bernardini). All. Cosmi
A disp.: De Lucia, Bernardini, Galante, Marchini, Tavano, Di Gennaro, Danilevicius
SIENA
(4-3-3): Curci, Rosi, Cribari (dal 33′ st Codrea), Pratali, Rossi (dal 1′ st Larrondo), Vergassola, Ekdal (dal 12′ st Calaiò), Tziolis, Reginaldo, Maccarone, Ghezzal. All. Malesani
A disp.: Pegolo, Odibe, Terzi, Codrea, Jarolim, Calaiò, Larrondo
ARBITRO: Morganti di Ascoli (Viazzi-Liberti/Pinzani)
AMMONITI: 9′ pt Cribari (S), 16′ pt Moro (L), 29′ st Vergassola (S), 30′ st Rossi (S), 31′ st Rosi (S), 34′ pt Raimondi (L), 6′ st Moro (L), 7′ st Diniz (L), 46′ st Maccarone (S), 50′ Marchini (L)
ESPULSI: 6′ st Moro (L)
ANGOLI: 9-6
MARCATORI: 11′ pt rig. Lucarelli (L), 34′ st Calaiò (S), 46′ Maccarone (S)
SPETTATORI: 9.487 (senesi 623)

 All’uscita delle squadre dagli spogliatoi in mano ai tifosi del Livorno sventolano fazzoletti bianchi. Neri in mano a quelli del Siena. La protesta è contro gli arbitri. Alla fine delle ostilità sono ancora i colori della Balzana che sventolano al Picchi, perché la voglia dei bianconeri di salvarsi c’è: sette punti in tre partite, sei conquistati in trasferta. Una vittoria ottenuta con rabbia nei minuti di recupero, proprio come tante volte in quei maledetti minuti di recupero era arrivata una sconfitta. Un primo tempo in salita, con il vento a sfavore, un secondo tempo condotto con tigna, con quella cattiveria con cui Calaiò e Big Mac hanno messo la palla alle spalle di Rubinho. Il sogno continua, ora sotto con il Parma.
Nessuna novità nella formazione del Siena: Rossi sostituisce Del Grosso come esterno sinistro di difesa. Per la prima volta in panchina Odibe: Jajalo finisce in tribuna. Cosmi, viste le squalifiche di Rivas, Filippini e Pulzetti preferisce Vitale a Pieri, Bellucci a Tavano. 
Il primo brivido al 7′: il tiro a girare di Vitale è di poco alto sulla traversa. Due minuti e i padroni di casa passano in vantaggio: Cribari mette giù in area Lucarelli, Morganti ammonisce il bianconero e concede il penalty. Sul dischetto si porta il capitano amaranto e trasforma. La debole reazione del Siena al 16′: Vergassola verticalizza per Maccarone che cade in area in un corpo a corpo con Knezevic. L’arbitro invita l’attaccante a rialzarsi. Al 17′ ancora Vergassola vede Reginaldo, ma il suo passaggio è troppo lungo: interviene Rubinho. Malesani ridisegna il suo scacchiere, Ghezzal fa la punta centrale, Maccarone si sposta a sinistra. Al 26′ Reginaldo resiste alla carica degli avversari, crossa in area dove non c’è nessun compagno. Rubinho non ha problemi. Al 28′ su un angolo del Livorno Cribari allunga la gamba e anticipa Bellucci. In contropiede Ghezzal non passa a Big Mac e l’occasione sfuma. Al 31′ la punizione di Bellucci non centra lo specchio della porta. Il Siena in tre minuti colleziona tre gialli. Spinge il Livorno: la difesa bianconera si rifugia in angolo tre volte. Al 36′ Lucarelli cade di nuovo in area, ma il fallo non c’è: recupera Rosi che palla al piede si fa tutto il campo, ma poi non trova nessun compagno da servire. Al 40′ Lucarelli non riesce a deviare in scivolata la punizione di Vitale. Al 41′ Perticone anticipa Reginaldo. Al 43′ la punizione del solito Vitale rimbalza davanti a Curci e il Siena si salva. Al 44′ prima Rosi, poi Reginaldo ci provano dalla distanza, ma senza fortuna. Facile per Rubinho la parata sulla debole conclusione di Tziolis. Allo scadere Vitale anticipa Reginaldo sul cross di Maccarone.
Rossi, in sofferenza nel primo tempo, rimane negli spogliatoi: Malesani rischia inserendo Larrondo punta centrale in un 3-4-3 con Reginaldo a destra e Maccarone a sinistra. Il primo sussulto è dei padroni di casa, con il sinistro di Bellucci dai trenta metri che Curci para a terra in due tempi. Al 5′ Bellucci parte da solo, tra Cribari e Pratali, cade in area ma l’arbitro non vede falli. Al minuto successivo Moro si becca il secondo giallo e lascia in dieci i compagni. Al 9′ Rubinho blocca facile il destro di Larrondo. Al 12′ Calaiò rileva Ekdal costretto a uscire in barella tra gli applausi della Tribuna coperta del Picchi per un fallo subito da Mozart. La gara diventa molto fallosa. Al 15′ attento Curci sul tiro ravvicinato di Lucarelli. Al 16′ alta sulla traversa la conclusione di Larrondo. Al 17′ bella azione bianconera, alla fine Rubinho devia in angolo la bomba di Ghezzal. Sugli sviluppi del corner il portiere dice no al colpo di testa di Cribari. Il Siena, a trazione anteriore, insiste, il Livorno, arroccato dietro resiste. Al 29′ l’argentino della Robur guadagna una punizione dai venti metri: Rubinho dice no a Reginaldo. Al 33′ Curci respinge di pugno un corner amaranto il rimpallo colpisce la rete esterna. Il forcing del Siena porta i suoi frutti: al 34′ Calaiò riceve da Maccarone, si gira e insacca. Al 36′ in contropiede l’Arciere passa a Rosi che crossa, ma Larrondo non ci arriva. Al 39′ troppo lungo il passaggio del numero 11 all’argentino. Al 41′ il Livorno reclama per un fallo di mano in area di Tziolis, sugli sviluppi Rubinho si supera sulla potente conclusione di Maccarone. Poi è alto il colpo di testa di Larrondo. Il pareggio non accontenta nessuno e nei minuti finali entrambe le squadre tentano il tutto e per tutto. Al 43′ Tavano parte in contropiede, ma l’assist per Bergovld è spreciso. E’ la voglia, la rabbia del Siena, di Big Mac, ad averla vinta: l’attaccante si accentra e tira, poi vola a urlare la sua gioia sotto i suoi tifosi. Dopo il gol c’è solo il tempo di sentir risuonare all’Ardenza il Canto della Verbena, mentre fuori dallo stadio esplode la contestazione amaranto. (Angela Gorellini)

Fonte: Fedelissimo on line