L’ex Grammatica: “La Holding non è mai andata di pari passo con la gestione sportiva”
E’ stato in silenzio fino ad ora, ma alla fine l’ex DS di ACN Siena, Andrea Grammatica, si è levato qualche sassolino dalle scarpe rilasciando una lunga intervista ad Angela Gorellini de La Nazione in edicola oggi da cui riportiamo un estratto.
«In città ho stretto amicizie e sono in contatto con alcuni dei ragazzi. Ho visto tante partite e mi sono fatto un’idea: la squadra ha assorbito tutti i cambiamenti manageriali e tecnici che ci sono stati. Il peccato originale, aver proclamato all’inizio la vittoria del campionato, quando la rosa non è al livello di quelle di Reggiana, Modena, Cesena, ma anche di Entella e Pescara. La squadra ha espresso il suo valore finché non è scoppiata la cronica confusione dall’alto. Quello che ho vissuto nella scorsa stagione è stato avvilente dal punto di vista umano e per la mia dignità professionale. Mi auguro che chi è arrivato dopo non abbia passato lo stesso. Non ero un ds, ma un tappabuchi, un mediatore. Una volta, con Gazzaev, sono stato cacciato, con ‘gentilezza’, da una riunione tecnica: nello spogliatoio, però, c’era un direttore armeno…. Non me ne sono andato perché volevo salvare il salvabile, concludere l’anno per me, per i ragazzi, per i quali ero il solo punto di riferimento, per mister Gilardino e per la piazza. Dovevamo raggiungere il quinto posto, in ottica ripescaggio. Sono straconvinto, lo dico senza presunzione, che se avessi mollato sarebbe crollato tutto. Gevorkyan è sempre stato una presenza costante. Tanti, troppi, parlavano, ma alla fine le decisioni le prende chi mette i soldi. Quando ci sono guerre intestine alla lunga i problemi emergono. E la Holding non è mai andata di pari passo con la gestione sportiva».
Fonte: FOL