L’ennesima delusione

A volte è molto difficile scrivere del Siena, si rischia l’accusa di essere dei gufi o addirittura dei disfattisti. Del deferimento arrivato ieri lo sapevamo da almeno una settimana, come sappiamo che – povera Robur – ce n’è pronto un altro se non addirittura due. Voci? Si, voci, ma abbondantemente verificate e purtroppo confermate. Mi piange il cuore – e lo dico con estrema sincerità – constatare come Emiliano Montanari, accolto con tutti gli onori, nel giro di pochi mesi sia diventato un problema. Un atteggiamento di chiusura totale verso tutti, dalle istituzioni cittadine ai tifosi e verso tutta la città. Un padre-padrone che non ha capito che una società di calcio, soprattutto il Siena, non è un’entità economico-finanziaria, ma un bene comune con una storia alle spalle che sicuramente nemmeno conosce. Una storia da rispettare e possibilmente amare. Invece no, si è isolato dentro al fortino da lui stesso costruito, ci ha impedito di vivere la nostra passione a contatto con la squadra e la società, ci ha nascosto il nostro grande amore ottenendo solo un disamoramento da parte di molti tifosi. I circa 900 accessi ai tornelli registrati nelle ultime tre partite, (pur avendo più di duemila abbonati) lo dimostrano inequivocabilmente. Nessuno gli ha chiesto la luna, né ha avanzato pretese di vertice o altro, ma solo un campionato tranquillo, per altro obiettivo raggiunto, e di non trovarsi più in problemi amministrativi, ma per questo secondo punto, alla luce dei fatti, così non è stato. Purtroppo. Dopo solo otto mesi il Siena è di nuovo in prima pagina, non per un’impresa sportiva, ma per un deferimento. Sicuramente la società avrà modo di dimostrare di non aver commesso nessuna infrazione, ce lo auguriamo, ma per esperienza sappiamo che quando siamo entrati in questi salceti non ne siamo mai usciti indenni. A questo punto non ci rimane che aspettare, sperare che la mareggiata si trasformi in un tempesta in un bicchier d’acqua, senza fare previsioni o immaginare scenari futuri perché, purtroppo, ci viene impedito anche questo semplice ma vitale esercizio di sopravvivenza. (Nicnat)

Fonte: FOL