Lega Pro, otto i club non iscritti
Ieri ultimo giorno utile per formalizzare l’iscrizione: non sono mancate sorprese, esclusioni eccellenti e situazioni complicatissime, che lasciano intravedere un futuro nerissimo. Fuori sin da oggi dalla Lega Pro le società che non hanno presentato neppure la domanda, mancanza, questa, insanabile che quindi blocca da subito l’iscrizione.
In particolare, due delle quattro squadre neoretrocesse dalla Serie B:
Mantova e Gallipoli.
Il Perugia, che ha presentato una domanda d’iscrizione firmata da Covarelli che quindi la Lega rigetterà in quanto non valida. Il club umbro, dichiarato fallito, non può infatti essere rappresentato se non dal curatore fallimentare.
Il Rimini, come annunciato, ha rinunciato all’iscrizione. La Cocif lascia una società senza debiti, dopo essersi dichiarata disponibile a cederla al prezzo simbolico di un euro. Nessuna realtà imprenditoriale però si è fatta avanti.
Salutano la Lega Pro non iscrivendosi in Seconda Divisione Scafatese, Pescina valle del Giovenco, Monopoli e Itala San Marco.
Otto posti liberi. Per ora. L’ultimo anno, questo, in cui verranno effettuati i ripescaggi. Dalla prossima stagione le squadre che non si iscriveranno non saranno sostituite e quindi il numero delle formazioni in Lega Pro diminuirà.
CONSIGLIO DIRETTIVO – Per cominciare a verificare i documenti presentati (domanda d’iscrizione, fideiussioni, liberatorie che attestino i pagamenti arretrati fino al 30 aprile, campi di gioco…) si è riunito a Firenze il Consiglio Direttivo della Lega Pro. La situazione sarà presentata al prossimo Consiglio Federale e le conclusioni su cancellazioni ed eventuali ripescaggi saranno assunte dopo la verifica da parte della Covisoc di tutti i documenti.
Per tirare le conclusioni un prossimo Consiglio di Lega è stato convocato per il 5 di luglio alle 10,30 a Firenze.
«Che la situazione sia difficile – ha detto Macalli – lo sanno tutti, ma l’esperienza m’insegna che in vista della stretta finale molte situazioni vengono risolte. Molti casi sono disperati».
La strada per ottenere la “licenza nazionale” tuttavia appare in salita per molte altre società. l 7 luglio saranno emesse le sentenze di esclusione. Ci saranno quindi tre giorni per presentare ricorso: termine ultimo per gli appelli le ore 12 di sabato 10 luglio. Le squadre eventualmente ripescate dovranno sborsare un milione e 200mila euro (400 di fideiussione alla Figc, 400 di fideiussione alla Lega Pro e 400 a fondo perduto per i giovani) per la Prima Divisione e 600mila euro per la Seconda (200 di fideiussione alla Figc, 200 di fideiussione alla Lega Pro e 200 a fondo perduto per i giovani). Per ogni inadempimento, da questa stagione, scatterà un punto di penalizzazione. Strada quasi proibitiva per quelle società che anno presentato soltanto la domanda d’iscrizione (Potenza, Cassino e Olbia per esempio), ma ardua anche per tutti quelli che presentano mancanze, non avendo ottemperato a tutti gli obblighi. Traballante anche la situazione del Manfredonia.
LA COLLETTA DELLA CAVESE – Le società sperano. Come l’Arezzo, il Foggia, la Cavese, la Salernitana, il Legnano e la Pro Vercelli che stanno cercando in extremis di raddrizzare una situazione che fino a qualche giorno appariva disperata. Encomiabili i tifosi della Cavese che con la loro colletta stanno tenendo a galla il club campano. Raccolti già, sino a ieri sera, 154.267 euro, una parte dei quali già utilizzati per l’iscrizione al campionato di Prima Divisione.
(Michele Marchetti – Corriere dello Sport)