LE VECCHIE GLORIE: UN’EMOZIONE ESSERE QUA INSIEME

 

Un entusiasmo generale, una gioia particolare nel rivedere i compagni di tanti anni fa. I primi protagonisti della serata di ieri hanno preso parte con grande partecipazione alla seconda serata dei festeggiamenti per il quarantennale dei Fedelissimi. Qualcuno di strada, per arrivare a Uopini, ne ha fatta poca, altri invece… “Sono arrivato direttamente da Palermo – ha detto Santino Nuccio, acclamatissimo -, e se devo essere sincero non sento affatto la stanchezza. Sono così felice di essere qua, di aver rivisto i miei ex compagni, tanti amici conosciuti in questa città, che tutto passa in secondo piano. Della mia esperienza in bianconero ho ricordi indelebili: gli allenamenti, vista l’abbondanza di romani in squadra, erano – per esempio – partitelle Roma-Contro il resto d’Italia… Un ricordo speciale è per Ferruccio Mazzola. Quando ci rivediamo? A Palermo l’anno prossimo…”.
“Siena rappresenta una tappa fondamentale della mia vita – ha dichiarato Fabrizio Foglietti –. Qua ho conosciuto la donna della mia vita, a Siena sono nate le mie due figlie. Con la maglia bianconera ho giocato la mia prima partita da professionista e il mio primo gol. Una parte della mia vita che non potrò mai dimenticare”. A ribattere su chi fosse il più bravo tra i due Riccardo Pecchi: “Sono felice di essere qua – ha sottolineato – e auguro alla Robur tutto il bene possibile. In squadra ci sono ottimi giocatori: Calaiò è di una categoria superiore. Mastronunzio, che ho avuto alla Rondinella idem, ho sempre pensato che meritasse palcoscenici importanti”. Grasitissim anche la presenza di William Pederzoli. “Le mie punizioni seconde solo a quelle di Roberto Carlos – ha sorriso -? Ora non esageriamo. Diciamo che erano una mia peculiarità. Quanti bei ricordi di quegli anni… Sono felicissimo di aver ritrovato tanti amici. Per chi farò il tifo quando giocheranno Ascoli e Siena: sarei contento del pareggio… (il figlio di Pederzoli gioca nell’Ascoli ndr)”. Danilo Tosoni e Giulio Pelati a Siena sono ancora legati. “Legatissimo direi – ha precisato l’ex capitano bianconero – e auguro alla Robur di raggiungere il prima possibile il suo traguardo perché ha tutte le carte in regola per riuscirci”. “In questa occasione mi preme anche ricordare due grandi amici che non ci sono più – ha aggiunto il mister -, Vichi e Beatrice: due grandi giocatori, due persone eccezionali”. “Per un senese è sempre una grande emozione poter vestire la maglia della propria città – ha ammesso Stefano Neri -, per me lo è stata. Come lo è sentire allo stadio il Canto della Verbene, come lo è essere qua”. Claudio Fermanelli, attuale mister dell’Aosta, rimpiange ancora di aver lasciato Siena. “Ho fatto una stupidaggine quando mi sono trasferito alla Spal – ha detto -, perché in bianconero ho vissuto un solo anno, ma è stato un anno fantastico. Mi mancate”. Belle le parole anche di Franco Tintisona: “E’ bello rivedere tanti vecchi amici – ha commentato -, allora eravamo davvero dei ragazzi… Speriamo di rivederci qua per festeggiare i cinquant’anni dei Fedelissimi”. Un forte augurio alla Robur anche da Luciano Macrì. “Conte è un grande allenatore, con questa squadra, come dimostrano i risultati, la Robur andrà di sicuro in serie A”. Nando Orsi, che di strada ne ha fatta, applaude il Club bianconero. “Incontri di questo tipo sono davvero emozionanti – spiega l’ex portiere -, le società dovrebbero organizzarli per ricreare il vero senso di appartenenza a una squadra. Sono rimasto legato a tutte le squadre della mia vita. Ma Siena rimane la più importante: è qui che ho giocato il mio primo anno da professionista. Auguro alla Robur una pronta risalita. La squadra è attrezzata per farla”.
Tanta dolcezza nelle parole dei due ex tecnici Romano Fogli e Gigi Galasi. “Certi inviti, a 72 anni, mi emozionano ancora – ha affermato Fogli -. Mi ricordo tutt’ora benissimo le partite più significative della mia squadra e quando contro la Carrarese impedii correndo da solo dai miei tifosi, un’invasione di campo per una rete annullata… Grazie davvero”. “Il mio Siena era fatto di risultati e bel calcio – ha concluso Galasi -. Grazie per avermi invitato. Sono legatissimo a questa società che ha saputo volare verso la serie A. E che ora deve ritornarci, ma organizzata, perché possa anche rimanerci”. (Angela Gorellini)

Fonte: Fedelissimo on line