Le pagelle di Siena-San Donato Tavarnelle
Lanni 7: l’inerzia della gara stavolta la sposta lui, con una doppia parata (prima su Bovolon, poi quella super su Ubaldi) nel momento più difficile per la Robur
Riccardi 6,5: catapultato all’ultimo secondo in campo e per giunta in un ruolo che non è proprio nelle sue corde. I risultati sono comunque discreti, ed altrettanto apprezzabile è la capacità nel sapersi adattare, anche sul lato sinistro
Crescenzi 6: gestione sempre sicura del palleggio, non corre mai veri pericoli ed è bravo in alcune fasi della gara a tenere alta la linea difensiva
Silvestri 6: come tutta la retroguardia soffre un po’ nella fase centrale della prima frazione, ma si assesta con il passare dei minuti. Meno vistoso ma sempre efficace
Franco 6,5: vale lo stesso ragionamento fatto per Riccardi, gioca per la prima volta da titolare in campionato in una posizione non ideale, lo fa applicandosi e non disdegnando anche qualche sortita in avanti
Meli 6: in mezzo al campo ci mette la sua fisicità e fa legna, accompagnando quando può anche qualche sviluppo offensivo (dal 58’ Castorani 6: abile a fermare qualche ripartenza ospite quando serve, oltre a dare maggiore dinamismo al centrocampo con le sue geometrie sempre precise)
Leone 6: solita regia oculata, pur senza particolari squilli, ma anche un paio di buone letture che consentono al Siena di trasformare l’azione da difensiva a offensiva
Collodel 6,5: finisce anche stavolta la gara con i crampi, dopo aver dato fondo a tutto se stesso. Tanta battaglia portata avanti con la consueta grinta e senza mai mordere il freno (dal 75’ Bianchi 6: conclude la gara dando manforte in mezzo il campo con esperienza e mestiere)
Buglio 6: meno nel vivo del gioco di altre volte, nonostante spesso il San Donato lasci ampi spazi tra centrocampo e difesa (dal 75’ Picchi 6: entra anche lui quando la gara è già indirizzata, partecipa alla vittoria con un quarto d’ora dove mantiene sempre alta l’attenzione
Paloschi 6: recrimina per un contatto in area con Brenna, dopo un gran bel movimento verso il primo palo, poi non ha molte altre possibilità per fare male. Si rende comunque sempre utile alla squadra in fase di appoggio (dal 58’ Belloni 6,5: al rientro in campo gli viene chiesto di fare la prima punta, cavandosela anche piuttosto bene. Il gioiello su punizione mette il punto esclamativo sulla sfida, oltre a consentirgli di sbloccarsi)
Disanto 7,5 (il migliore): accelerate, cambi di passo, traversoni e superiorità numeriche create continuamente. Completa il quadro con una doppietta che lo porta ad essere il miglior marcatore della squadra. L’uomo in più di questa Robur (dall’88’ Frediani sv)
(Jacopo Fanetti)
Fonte: Fol