Le pagelle di Siena-Reggiana
Lanni 7 (il migliore): se il passivo non è più largo il merito è esclusivamente suo. Decisivo due volte su Lanini, al quale sbarra la strada tenendo momentaneamente aperto l’incontro
Mora 5,5: con la squadra schiacciata anche lui è costretto a restare piuttosto bloccato e così vengono meno le sue sgroppate. E da quella parte Contessa lo mette continuamente in ambasce
Milesi 5,5: con il passare dei minuti riesce a prendere le misure agli avanti granata, alla fine è quello più positivo del quartetto difensivo
Terzi 5: nella valutazione globale pesano, inevitabilmente, le due indecisioni sulle reti
Favalli 5: vale lo stesso discorso fatto per Mora, non ha mai modo di sprigionare la sua falcata perché in fase di costruzione la squadra latita. Spesso in affanno nel primo tempo (dal 56’ Farcas 5,5: ingresso timido non agevolato dal contesto, spreca anche una buona chance quando manda a lato un suggerimento di Guberti)
Acquadro 5,5: riportato a fare la mezzala, scherma come può ma soffre come tutto il reparto il maggiore dinamismo della mediana granata
Pezzella 5,5: chiuso nella morsa di Cigarini e Sciaudone, nel primo tempo fatica a costruire. Anche se quando ha palla non ha paura di cercare la giocata. Deve trovare continuità (dal 69’ Bianchi sv)
Cardoselli 5: passo indietro rispetto alle ultime prestazioni. Non riesce a fare il giusto filtro in mezzo e anche negli ultimi trenta metri lo si vede con meno continuità (dal 46’ Disanto 6: prova a suonare la carica con la sua vivacità. Qualche folata e anche una palla interessante per Varela, oltre ad un tiro murato da buona posizione)
Montiel 5: esordisce da titolare nella partita più difficile. Prova talvolta ad abbassarsi per ricevere palla ma la distanza tra i reparti è troppa, e con queste premesse non può inventarsi granché (dal 46’ Varela 6: cerca di dare una scossa dalla panchina, va vicino alla rete in due occasioni)
Paloschi 5,5: gli si può onestamente chiedere poco, viene lasciato in balia dei centrali della Reggiana (dal 69’ Karlsson sv)
Guberti 6: nei primi quarantacinque le uniche iniziative partono dai suoi piedi. Cala nel finale, quando viene a mancargli l’ossigeno
(Jacopo Fanetti)
Fonte: Fol