Le pagelle di Siena-Olbia
Manni 6,5: alcune sbavature figlie forse dell’emozione, che però non macchiano la sua partita. Mette inoltre una pezza decisiva sul traversone rasoterra di La Rosa
Raimo 6,5: cresce alla distanza come un diesel, facendo il solco sulla fascia destra a furia di proporsi con costanza. Caparbio nell’azione in cui costringe Bellodi a fermarlo con le cattive, mandandolo anzitempo sotto la doccia
Crescenzi 6: solido dietro, non concede occasioni agli avanti bianchi. Si propone anche sulle palle inattive alla ricerca di un colpo di testa vincente
Riccardi 5,5: un po’ in affanno nel momento di massima spinta dell’Olbia, dove è costretto a fermare con le cattive gli ospiti
Favalli 6: parte benissimo, stoppando un paio ripartenze ospiti con chiusure da ultimo uomo. Quando Ragatzu lo punta va in leggera difficoltà, ma non si scompone mai. Esce per infortunio anzitempo (dal 74′ Ciurli 6: stavolta si deve piazzare sul lato sinistro per tamponare l’uscita dal campo di Favalli. Si limita a presidiare quella zona senza rischiare più di tanto)
Buglio 6: dà sostanza alla mediana, qualcosa in meno rispetto a domenica scorsa a livello di qualità. Appare comunque pienamente ristabilito (dal 61′ Picchi 6: entra con il piglio giusto, poi alterna qualche bella giocata ad altre meno producenti. Dà comunque il suo contributo)
Leone 5,5: in determinate situazioni si affanna nel toccare troppe volte la sfera, finendo per perderla. Meno preciso di altre volte anche in fase di costruzione (dal 74′ Petrelli 5,5: uno scampolo di gara per andare ad affiancare Paloschi, non tocca però molti palloni)
Belloni 6: compie un altro salvataggio sulla linea, come spesso gli era già capitato in stagione. Ritornato a centrocampo offre alcuni spunti sul lato sinistro e mette in mostra le sue solite doti di agonista (dal 61′ Castorani 5,5: non ha vita facile in mezzo perché l’Olbia spinge con insistenza e lui è costretto a fare avanti e indietro tra centrocampo e difesa, finendo per consumare molte energie)
Frediani 6,5: il vantaggio nasce dai suoi piedi, con una palla addomesticata al limite e rifinita alla perfezione per Paloschi. Durante la partita si prende qualche pausa ma dispensa anche altre giocate di qualità (dall’88’ Orlando sv)
Disanto 5,5: buttato subito nella mischia dopo il turno di stop, gioca una partita sotto gli standard ai quali ha abituato. Impreciso e a volte troppo frenetico, anche se ci prova fino alla fine
Paloschi 6,5: un altro centro, il terzo consecutivo e nono stagionale, che mette in discesa la sfida dopo neanche un minuto. Un po’ isolato nel secondo tempo, non ha più molte occasioni per mettersi in luce
(Jacopo Fanetti)
Fonte: Fol