Le pagelle di fine stagione: il reparto difensivo
Il secondo deferimento abbattutosi sulla Robur estrometterà la formazione bianconera dai playoff, diamo quindi spazio in anticipo ai giudizi della stagione per i protagonisti che hanno vestito la maglia bianconera partendo dal reparto difensivo.
Lanni 6,5: a differenza dell’anno passato, quando le sue parate avevano tenuto a galla la Robur nei momenti più difficili, in questa stagione ha dovuto sporcarsi i guantoni molto meno. Nel girone di andata, grazie ad una difesa di ferro, mantiene la porta inviolata svariate volte, dovendo compiere solo l’ordinaria amministrazione. Fermana in casa a parte, il suo rendimento è sempre costante e mai sotto la sufficienza
Manni 5,5: sostituisce Lanni in alcune circostanze, alternando cose buone ad alcune indecisioni. Sembra però aver un po’ pagato lo scotto con la categoria
Berti ng: mette a referto una presenza nell’ultima stagionale. Apparizione in cui non demerita ma troppo poco per dare un giudizio
Bearzotti 6: voto di stima, essendo difficile giudicare la sua parentesi in bianconero. Buttato nella mischia all’esordio nel catino del “Manuzzi”, dove si difende come può, per rivederlo serve praticamente aspettare l’ultima di campionato contro l’Entella, partita giocata con intelligenza e applicazione ma nella quale emerge una condizione precaria, dovuta all’assenza di ritmo gara. Con una gestione diversa avrebbe potuto essere più utile
Ciurli ng: uno scampolo a Montevarchi contro il San Donato, poi solo panchina
Crescenzi 7: nella prima parte di stagione forma con Silvestri la coppia centrale più forte del girone. Viene quindi inspiegabilmente messo in disparte (ancora ignoti i motivi), poi riaggregato in un secondo momento. Malgrado la sensazione diffusa fosse che per qualcuno la sua presenza rappresentasse quasi un problema, porta a termine un campionato di altissimo livello, ricordando il perché questa categoria l’ha vinta in più di un’occasione
De Santis ng: in una stagione definita come di ripartenza, ci permettiamo di dire che qualche chance in più l’avrebbe meritata
Favalli 7: se un terzino si gioca fino all’ultima giornata il Fedelissimo d’Oro con un attaccante in doppia cifra di reti significa che la sua stagione è stata davvero sopra le righe. Intelligenza tecnica e tattica di altra categoria, qualità eccellenti, rappresenta un punto fermo della squadra dentro e fuori dal campo. Pesantissimo il suo gol a Chiavari, mentre l’errore di Fermo – dove è schierato fuori ruolo – non intacca minimamente il rendimento complessivo
Franco 6: difficile trovare spazio in una difesa come quella bianconera, ma con pazienza si ritaglia le sue occasioni. Mostra di avere struttura, duttilità, sfrontatezza e ampi margini di miglioramento
Mora ng: perseguitato dalla sfortuna, non riesce a superare il problema alla caviglia che lo aveva fermato ad inizio campionato. Una sola presenza, con la Lucchese all’andata, che forse a posteriori poteva essere evitata
Motoc 5,5: di fatto arriva per sopperire numericamente alla partenza di Silvestri. Dopo un paio di comparsate iniziali, viene relegato anche lui in panchina e lo si rivede solo quando la Robur è in emergenza dietro. Non impressiona, ma anche per lui non mancano le attenuanti
Raimo 6,5: si fa trovare subito pronto quando Mora si fa male e da quel momento il posto non glielo toglie più nessuno. Girone di andata ottimo, ritorno in leggera fase calante complice anche il fatto che non gli viene mai data tregua. A nostro avviso può ancora migliorare in fase difensiva
Riccardi 6,5: due marcature a referto e un rendimento sempre positivo, al netto di un paio di passaggi a vuoto. Nella prima parte di stagione risulta spesso prezioso quando la squadra si ridisegna a tre dietro, si fa valere anche quando viene forzato a fare il terzino. Con l’addio di Silvestri diventa il titolare mostrando un buon feeling con Crescenzi
Verduci 6: tra gli acquisti del mercato di riparazione è uno dei pochi che vede il campo con un po’ più di regolarità. Qualche prova incoraggiante, si disimpegna tutto sommato bene anche quando viene adattato al centro della difesa
(Jacopo Fanetti)
Fonte: Fol