LAZIO-SIENA 2-0: DECIDONO LICHTSTEINER E CRUZ
LAZIO (3-5-2) Muslera; Dias, Stendardo, Radu; Lichtsteiner, Brocchi, Ledesma (dal 46′ st Baronio), Mauri, Kolarov; Rocchi (dal 39′ st Foggia), Zarate (dal 27′ st Cruz). All. Reja
A disp.: Berni, Diakite, Del Nero, Hitzlsperger, Baronio, Foggia, Cruz
SIENA (3-4-1-2): Curci, Odibe, Cribari, Pratali (dal 1′ st Reginaldo), Rosi, Vergassola, Tziolis, Del Grosso (dal 10′ st Calaiò), Ghezzal, Maccarone, Larrondo (dal 37′ st Fini). All. Malesani
A disp.: Pegolo, Terzi, Codrea, Fini, Jarolim, Calaiò, Reginaldo
ARBITRO: Bergonzi di Genova (Copelli-Di Liberatore/Baracani)
ANGOLI: 9-6
AMMONITI: 25′ pt Kolarov (L), 25′ pt Rosi (S), 28′ pt Stendardo (L), 17′ st Odibe (S), 37′ st Lichtsteiner (L), 44′ st Maccarone (S)
ESPULSI: nessuno
MARCATORI: 6′ pt Lichtsteiner (L), 27′ st Cruz (L)
Dopo sei risultati utili consecutivi la Robur crolla all’Olimpico. Un crollo individuale e collettivo. Vince la Lazio, meritatamente. Dopo la rete del vantaggio biancoceleste chi si aspettava dal Siena la reazione rabbiosa di Torino è rimasto a bocca asciutta: impensabile riuscire ogni volta a recuperare il male commesso. Il passivo di due reti poteva essere anche peggiore se uno strepitoso Curci non ci avesse messo più d’una pezza. Nota intonata di un coro con pochissima voce.
I bianconeri scendono in campo con la maglia verde e una formazione rivoluzionata. Difesa a tre con Odibe, l’ex Cribari e Pratali. Davanti Malesani conferma Larrondo a fianco di Maccarone con Ghezzal sulla trequarti.
Parte forte la Lazio, in cinque minuti sono già due gli angoli conquistati dai padroni di casa. Il vantaggio biancoceleste arriva al 6′: Mauri crossa in area, Lichtsteiner anticipa Del Grosso e beffa Curci. Al 9′ il portiere in uscita chiude lo specchio della porta a Mauri. La Robur prova timidamente a reagire ma sono tanti i passaggi sbagliati. Al 14′ Rocchi tira debole, al quarto d’ora alta la conclusione da lontano di Kolarov. Al 17′ il tiro di Maccarone non crea problemi a Muslera in uscita. Al 19′ Stendardo anticipa Larrondo di testa. Grandissima parata di Curci al 22′: il Siena perde palla a centrocampo, la sfera finisca sui piedi di Zarate che tira potente. Al minuto successivo di pochissimo fuori la conclusione di Rocchi. Un Curci stratosferico dice no al tiro centrale di Rocchi alla mezz’ora. Provvidenziale anche la deviazione di Del Grosso sul passaggio di Zarate a Lichtsteiner. I bianconeri non riescono a uscire dalla propria metà campo, almeno fino ai minuti finali del primo tempo: prima Larrondo scivola in area, poi è da dimenticare la cannonata da lontano di Rosi. Al 45′ Del Grosso riceve da Larrondo, il suo cross è facile presa per Muslera. Valentina Mezzaroma, in tribuna, storce il naso.
Malesani corre ai ripari: entra Reginaldo, si torna alle difesa a quattro, al Siena vittorioso con il Bologna. Neanche trenta secondi che Mauri ci prova, chiuso comunque da Cribari, l’attaccante viene fermato dalla bandierina. Sull’altro fronte bravo Rocchi a chiudere sul traversone di Larrondo. Sull’angolo l’argentino commette fallo su Stendardo. Al 4′ in caduta svirgola il pallone. E’ una Robur più convinta. La Lazio cerca di addormentare il gioco. Malesani gioca la carta Calaiò: tutti gli attaccanti bianconeri sono in campo. Larrondo al 14′ approfitta di un disimpegno avversario, Stendardo lo chiude in angolo. Si alza il ritmo della partita. Al 20′ Muslera para il colpo di testa di Calaiò. Dieci secondi: tanto basta al nuovo entrato Cruz per battere Curci in rovesciata. Poi la cannonata da lontano di Maccarone è altissima sopra la traversa. Bravissimo Curci alla mezz’ora a deviare in corner la conclusione di Mauri. Facile la parata di Muslera sul colpo di testa di Larrondo. Al 36′ Odibe devia in angolo il pallonetto di Rocchi. Al 41′ buona la chiusura di Rosi su Mauri. Vergassola vicinissimo alla rete al 45′: ci prova in tuffo di testa su cross di Reginaldo. La palla esce di poco. A lato anche il tiro dal limite di Maccarone. Al fischio finale tornano gli incubi: sette lunghezze di distanza dalla quart’ultima e una partita in meno in calendario. (Angela Gorellini)
Fonte: Fedelissimo on line