L’assessore Benini: il mio pensiero su uno stadio da 20.000 posti è noto

Il problema dello stadio Franchi è molto serio, dal 1 gennaio 2023 dovrà essere messo a norma, altrimenti non sarà più possibile ottenere le certificazioni necessarie per poterne usufruire. La giunta comunale ha approvato i lavori necessari per la messa in norma dell’impianto e, conti alla mano, considerando che non è consentito tenere cantieri aperti durante lo svolgimento di un avvenimento, si dovrà lavorare forzatamente durante i mesi di sosta, estate 2021 e 2022.

Su questo argomento è intervenuto l’assessore allo sport Paolo Benini, in un’intervista rilasciata a Pino Di Blasio deLa Nazione, di cui riportiamo uno stralcio.

Lei ha detto che è inutile baloccarsi con impianti da 25mila posti per categorie inferiori. E spinge per avviare i lavori sul progetto approvato in giunta…

«Il mio pensiero su uno stadio da 20mila posti è noto. La giunta ha approvato il progetto di Montagnani per rifare il Franchi, per la copertura della tribuna in acciaio e il consolidamento delle gradinate. Costerà 1 milione e 200 mila euro, almeno così ci è stato rappresentato».

Quando potrà partire la gara?

«Sa benissimo che il progetto fa parte dell’affidamento dello stadio alla società di calcio. Il 28 febbraio scadrà la concessione temporanea all’Acn Siena e alla proprietà. In questi giorni uscirà il bando, vedremo chi vincerà».

Toccherà alla proprietà armena ristrutturare il Franchi?

«Non so chi vincerà la gara per l’affidamento del Franchi. Mi stupirei se non fosse il gruppo armeno, viste le richieste del sindaco De Mossi al momento dell’assegnazione della Robur alla nuova proprietà. Che si è presentata per voler gestire il calcio a Siena e i progetti su quell’area».

Fonte: FOL