Lapo Mangiavacchi: “Porterò sempre con me un pezzo di Siena nel cuore”

Per lui sono stati due anni di grande crescita ma anche due anni molto formativi, viste le tante difficoltà che come tutti gli altri suoi compagni di avventura si è trovato a dover affrontare. Lapo Mangiavacchi adesso intraprenderà una nuova strada ma la Robur rappresenterà per sempre una parte fondamentale della sua vita. Il responsabile dei fisioterapisti ha affidato al suo profilo Instagram un pensiero molto sentito relativo a questi due anni vissuti in bianconero, che di seguito riportiamo integralmente:

Caro ACR Siena

Chi mi conosce sa che bazzico nel Siena da quando sono bambino.
La prima partita vista allo stadio, sarà stata all’età di 4 anni circa, con babbo affianco in tribuna. Il “sogno” Siena parte un po’ da quella sera, la prima sera allo stadio.
Nel 2021, ho avuto la fortuna di iniziare un rapporto di collaborazione con questa gloriosa società. Entro a far parte dello staff sanitario, come Fisioterapista.
Era tanta roba, per me, aver tramandato il cognome Mangiavacchi negli anni, dopo nonno e babbo.

Comunque, due anni non facili, il primo un po’ meno peggio del secondo.
Ho iniziato la stagione 22/23 con più responsabilità sulle spalle e sicuramente più lavoro. Tanta gente, tra staff e giocatori, che non conoscevo, ma con cui ho legato da subito.
Non con tutte le persone ho potuto continuare un rapporto di fiducia, poichè non hanno dimostrato di avere valore e rispetto. Ma il calcio è così, ci sono persone per bene, altre meno, ma se vuoi lavorare in questo mondo, lo accetti.
Non posso però, accettare il trattamento che hanno subito alcuni miei amici e colleghi, il trattamento che ha subito mio babbo, il direttore, i segretari, il team manager, i medici, i miei colleghi fisioterapisti, i magazzinieri, Ezio e anche i giocatori.
Quando dai piani alti vedi che inizia a sgretolarsi qualcosa, capisco subito che le situazioni andranno a complicarsi.
Ma il mio obiettivo, con questo post, non è far polemica.
Vorrei solo che, chiunque venga nel Siena, porti rispetto a chi veramente ama e ha a cuore le sorti di questa società, come me.
Perchè siamo proprio noi, che per il Siena faremmo i salti mortali, a rimanerci male quando non esistono più rispetto, nè onestà, nè lealtà, nè umiltà.
E ricordate sempre che un conto è essere stronzi, un conto è essere infami (e che il karma, esiste).

Adesso sono pronto ad affrontare una nuova avventura, ma, ovunque io sia, porterò sempre con me un pezzo di SIENA nel cuore, quello vero.

Ai tifosi dico grazie di tutto, senza di voi, è come un palio senza cavalli. Continuate ad amare, nonostante tutte le difficoltà.

Per sempre,
FORZA SIENA
A presto

Fonte: Fol